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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - DAL RAPPORTO ISTAT SULLA CONOSCENZA: IN ITALIA 62% INDIVIDUI FRA 25-65 ANNI PRATICA ATTIVITA' CREATIVE O ARTISTICHE. 90% WIKIPEDIA IN ITALIANO

(2018-02-22)

    Il Rapporto che l’Istat ha presentato oggi propone, per la prima volta, una lettura integrata delle diverse dimensioni della creazione, della trasmissione e dell’uso della conoscenza nella vita delle persone e nell’economia.

Sul piano delle infrastrutture culturali e della partecipazione ad attività creative e culturali il report rileva che:

- Nel 2015, i musei, monumenti e siti archeologici aperti al pubblico in Italia sono quasi 5 mila, con oltre 110 milioni di presenze. Rispetto al 2011, i luoghi visitabili sono quasi 400 in più mentre gli ingressi sono aumentati di circa il 6,5%. Il patrimonio culturale ha una diffusione territoriale fine, ma la domanda è generalmente concentrata in pochi grandi musei e aree territoriali: i ricchi sistemi museali del Lazio e della Toscana da soli ne raccolgono rispettivamente il 22 e il 20%. D’altra parte, la crescita dei visitatori è stata abbastanza diffusa sul territorio e particolarmente rilevante nelle
regioni del Mezzogiorno.

- Diversamente dai luoghi del patrimonio di tipo museale, le biblioteche sono servizi e spazi culturali che i cittadini utilizzano spesso e in modo polifunzionale. La disponibilità di biblioteche e l’offerta delle loro funzioni core (come la consultazione, la lettura e il prestito di libri) e accessorie (come connessioni a Internet, corsi di lingua italiana per stranieri, sportelli di orientamento, eccetera) appare direttamente correlata con la domanda, condizionandone le dimensioni. Nel 2015, la Sardegna spicca nel panorama nazionale per tasso di frequentazione assidua (almeno dieci volte all’anno) delle sue 615 biblioteche, utilizzate dal 42,5% dei cittadini a fronte di una media italiana del 32,3%.

-  In Italia il 62,2% delle persone tra i 25 e i 64 anni pratica qualche forma di attività creativa o artistica nel tempo libero. Una minoranza non trascurabile (il 6% degli uomini e il 4% delle donne) compone musica, il 15% circa si dedica, anche se con frequenze piuttosto basse, alle arti visive e plastiche (disegno, pittura, scultura e modellazione, con una percentuale particolarmente elevata tra le femmine). Quasi un adulto su dieci si dedica infine alla scrittura di poesie, racconti, diari, blog.

La diffusione della pratica creativa è direttamente proporzionale ai livelli d’istruzione, raggiungendo quasi l’80% tra i laureati. Una tendenza simile si riscontra per la pratica delle attività culturali.

- Wikipedia può essere definita a buon titolo la principale infrastruttura globale del sapere digitale. È infatti il quinto sito web più visitato al mondo. Benché l’uso sia in larga parte legato alla richiesta d’informazione su voci di costume, Wikipedia ha reso familiare il sapere di tipo enciclopedico per milioni di persone

. L’edizione in italiano ha raggiunto 1,4 milioni di voci (dicembre 2017), ed è la quinta al mondo tra quelle con un livello accettabile di elaborazione di contenuti (misurato dalla profondità del corpus), dopo le versioni in inglese, tedesco, francese e russo, e prima di quella in spagnolo. È invece terza dopo le versioni tedesca e giapponese per contributori attivi in rapporto ai parlanti la lingua. Dal lato della domanda, l’Italia è l’ottavo paese per pagine viste, con una quota del 3,7% sul totale mondiale, ma si colloca in una posizione prossima ai paesi nordici rapportando l’uso di questo strumento al numero di utenti di Internet.

-  Tra le pagine viste dall’Italia su Wikipedia, oltre il 90% è in italiano, seguono inglese e tedesco. La versione in italiano rappresenta il 3,5% del totale mondiale per uso e, fuori dal territorio linguistico nazionale, è la seconda più visitata a Malta, la terza in Albania. In Albania, Svizzera e Malta rappresenta oltre il 5% del totale delle pagine viste mentre approssima l’1% nei maggiori paesi europei. (22/02/2018-ITL/ITNET)

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