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SICUREZZA SOCIALE - POVERTA' / REI - AL VIA LE RICHIESTE AL COMUNE DI RESIDENZA PER BENEFICIARE DEL REDDITO DI INCLUSIONE

(2017-12-01)

  Da oggi 1 dicembre 2017 i nuclei familiari in condizione di povertà possono presentare al Comune di appartenenza la richiesta per beneficiare del Reddito di Inclusione (REI).

"Non solo un sussidio economico, ma soprattutto un programma di inserimento sociale e lavorativo che punta alla riconquista dell'autonomia delle famiglie più vulnerabili attraverso la valorizzazione e lo sviluppo delle competenze. È questa la strategia alla base del Reddito di inclusione (REI), la prima misura unica di contrasto alla povertà che i cittadini potranno richiedere a partire dal 1° dicembre presso il Comune di residenza o eventuali altri punti di accesso che verranno indicati dai Comuni. " ha dichiarato il Presidente del Consiglio Gentiloni

A lancio Ufficiale a Milano, il primo di due eventi - ha preso parte il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, il direttore generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale, Raffaele Tangorra, il presidente dell'INPS, Tito Boeri, l'assessore Politiche Sociali, Salute e Diritti del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, e il portavoce di Alleanza contro la povertà, Roberto Rossini.

L'incontro ha offerto l'occasione di chiarire il funzionamento della nuova misura introdotta dal decreto legislativo n. 147 del 15 settembre 2017, ed illustrare il percorso di definizione e rafforzamento della rete dei servizi territoriali che ne sostiene l'operatività.

"Il Reddito di inclusione (REI) è oggi uno strumento importante che continuerà nel tempo, perché abbiamo bisogno di costruire una infrastruttura e un modo di lavorare condiviso tra tutti gli attori", dichiarato il Ministro Poletti.  Una misura che, in questa prima fase di applicazione, si rivolge ad un bacino di 1,8 milioni di persone e 500mila nuclei familiari, e che da luglio 2018, grazie alle modifiche previste dalla legge di bilancio, potrà ampliare la sua portata grazie al venire meno dei requisiti familiari, raggiungendo una platea di potenziali beneficiari pari a oltre 700mila famiglie, per un totale di 2,5 milioni di persone.

Il ReI è compatibile con lo svolgimento di un’attività lavorativa. Viceversa, non è compatibile con la contemporanea fruizione, da parte di qualsiasi componente il nucleo familiare, della NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego) o di altro ammortizzatore sociale per la disoccupazione involontaria.

Il ReI è articolato in due componenti:
un beneficio economico erogato su dodici mensilità, con un importo che andrà da circa 190 euro mensili per una persona sola, fino a quasi 490 euro per un nucleo con 5 o più componenti;

una componente di servizi alla persona identificata, in esito ad una valutazione del bisogno del nucleo familiare che terrà conto, tra l’altro, della situazione lavorativa e del profilo di occupabilità, dell’educazione, istruzione e formazione, della condizione abitativa e delle reti familiari, di prossimità e sociali della persona e servirà a dar vita a un "progetto personalizzato" volto al superamento della condizione di povertà.

La durata del ReI è di 18 mesi e per poterlo richiedere nuovamente sarà necessario che trascorrano almeno 6 mesi dall'ultima erogazione.

La portata e i risultati degli interventi, tuttavia, non sono scontati: molto dipenderà dalla capacità del 'sistema' composto dai diversi attori convolti di raggiungere e prendere in carico i potenziali beneficiari delle misure.

"Il lavoro è lungo - ha spiegato Poletti - quando parliamo di povertà parliamo di fenomeni sociali complessi e delicati, tanto che è sempre più necessario ragionare di lotta 'alle' povertà. Non esiste solo una povertà e non c'è solo il problema del reddito, esiste anche la povertà educativa e abitativa. Per questo dobbiamo costruire organicamente delle politiche che siano in grado di tenerne conto".

" La misura avrà successo non tanto sulla base del numero di beneficiari o dell'importo erogato, ma se saremo in grado di costruire una infrastruttura, una rete di servizi in grado di aiutare le persone a uscire dalle condizioni di difficoltà e povertà". ha sottolineato il Ministro.(01/12/2017-ITL/ITNET)

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