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ITALIANI ALL'ESTERO - AL VIA SECONDA ASSEMBLEA STRAORDINARIA CGIE: FOCUS SU RIFORMA COMITES E CGIE. DIRETT.GEN. IT.ESTERO VIGNALI:"PIENA VITALITA' ORGANISMO"
(2017-11-22)
Al Ministero degli Affari Esteri la Seconda Assemblea del CGIE
Si e’ aperta oggi a Roma presso il MAECI la Seconda Assemblea Plenaria 2017 del Consiglio Generale degli Italiani all’estero convocata dal Segretario Generale CGIE Michele Schiavone. Una tre giorni che vede all’ordine del giorno importanti argomenti come l’approvazione del documento di riforma della rappresentanza del CGIE e dei Comites, la nuova mobilita’, la nuova legge elettorale, la promozione della lingua e della cultura all’estero, le donne in emigrazione, la nuova legge sull’editoria e molto altro ancora.
Ad aprire i lavori l‘intervento di saluto del direttore generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie Luigi Vignali, alla sua prima volta ai lavori di questo organismo. “Questa settimana di incontri ha avuto premesse eccellenti. Da parte mia ho percepito una voglia di concretezza e di risultati e un impegno da parte dei Consiglieri. Questo e’ fondamentale dato che il primo argomento all’ordine del giorno riguarda la riforma degli organismi rappresentativi degli italiani all’estero. Si tratta di una riforma ambiziosa e giusta negli obiettivi, la Farnesina ha infatti bisogno di un rinnovato rapporto di integrazione con il CGIE. Ne abbiamo bisogno perche’ non c'e' nulla di piu' prezioso dei territori che voi rappresentate, di un riscontro diretto con quello che gli italiani all’estero chiedono e di cui hanno bisogno. Il CGIE svolge quindi una funzione base e proprio sulla base di questa voce degli italiani all’estero, noi siamo chiamati a lavorare. Sarebbe assurdo prescindere da un rapporto di collaborazione assai stretta. Abbiamo bisogno di chi ci orienti sui servizi per gli italiani all’estero, su cosa fare e su cosa fare meglio o diversamente".
Ed il Direttore Generale Vignali ha proseguito " Abbiamo bisogno degli italiani all’estero per indirizzare le risorse, poche, di cui disponiamo. E voi potete darci queste indicazioni. Abbiamo bisogno di una voce per comprendere le vostre nuove richieste e di un CGIE che ci accompagni nei percorsi di innovazione e cambiamento con nuove idee. Ad esempio per la digitalizzazione dei servizi e per la nuova mobilita’.
Ed ancora "Abbiamo bisogno di confronto sulle situazioni di crisi: per il Venezuela, per il processo Brexit, per le nuove problematiche che stanno affrontando i quasi 700 connazionali in Zimbabwe o per i pericoli della criminalita’ comune in Sud Africa” ha affermato Vignali.
"Questa settimana e questi tre giorni ci consentiranno di interagire su questi temi per avere uno spaccato realistico e fresco delle richieste dei nostri connazionali all'estero. Possiamo individuare insieme un percorso da rafforzare su questi temi e soprattutto, attraverso la risonanza di questo incontro, possiamo contribuire a fare conoscere meglio il valore e l’importanza di queste comunita’, anche per il futuro del nostro paese.
Il tema degli italiani all’estero e’ infatti il tema che disegna il futuro del nostro paese” ha concluso Vignali.
A seguire l’intervento del Segretario Generale Michele Schiavone che ha sottolineato la rilevanza del primo argomento in discussione: l’approvazione del documento di riforma degli organismi di rappresentanza Comites e CGIE elaborato da Silvana Mangione e Paolo Da Costa. Argomento che ha registrato un ampio confronto e la sua approvazione in chiusura della prima giornata, con piena soddisfazione da parte del Direttore Generale per gli italiani all'estero, Luigi Maria Vignali, che ha stigmatizzato l'importanza del dibattito, contrassegnandone la piena vitalità.
“Questo e’ un tema delicato nato dall’esigenza di avviare un processo di riforma per i Comites e il CGIE alla luce di quanto sta succedendo in Italia. Un modo per rendere piu' efficaci questi organismi di rappresentanza e per dare indicazioni al Parlamento. Nella proposta e’ previsto infatti un lavoro piu’ stretto tra il CGIE e i diciotto rappresentanti che ci rappresentano nelle due Camere” ha sottolineato Schiavone. "Nella discussione che faremo dovremo portare a compimento queste proposte e parliamo di una bozza di lavoro che deve essere approvata. Il tema e’ stato argomento di discussione e ha recepito le istanze di tutte le organizzazioni sul territorio e dei singoli. Quanto proposto oggi nella bozza e’ di per se’ una riscrittura di come pensiamo debba essere questa rappresentanza negli anni futuri” ha osservato Schiavone.
"E’ cambiato il mondo, c’ é una nuova mobilita’ e una nuova legge elettorale. Ci sono dunque una serie di motivi che ci spingono a rafforzare la natura e i compiti dei Comites, del CGIE e il rapporto con i parlamentari” ha esordito Silvana Mangione. “Abbiamo iniziato questo lavoro lo scorso anno, abbiamo interpellato tutti i Consiglieri dei Comites, chiesto indicazioni a tutte le persone interessate al mondo degli italiani all’estero. Abbiamo ricevuto una serie di suggerimenti e ritenuto la maggioranza delle proposte che costruivano una visione armonica e correlata dei Comites e del CGIE. Abbiamo stilato un primo documento politico, poi approvato e successivamente integrato dal Comitato di Presidenza e approvato dalla Plenaria di marzo. Abbiamo proceduto con altre integrazioni e con un nuovo testo approvato dalle Commissioni Continentali tra la fine settembre e meta’ novembre di quest’anno. Da questo sono nate le due proposte di articolato” ha spiegato Mangione precisando che i rappresentanti esteri all'interno del CGIE sono eletti da un’assemblea di secondo grado della quale fanno parte tutti i Comites e le associazioni. "Questo significa che chi e’ eletto dalle rappresentanze risiede all’estero. Cosa diversa per i consiglieri di nomina governativa nomitati con un atto del Presidente del Consiglio di Ministri” ha aggiunto Mangione.
Tra i consiglieri intervenuti in merito agli articolati, da segnalare l'intervento di Luigi Papais che si e’ soffermato sulla nuova legge elettorale ( Rosatellum bis) la quale introduce la possibilità per i residenti in Italia di candidarsi all’estero. “Con questa nuova possibilita', quale sarà la rappresentanza? Verrebbe a cadere quello spirito della legge Tremaglia di avere degli autentici rappresentanti degli italiani all’estero che conoscono bene il territorio da cui provengono” ha osservato Papais.
Il consigliere Luca Tagliaretti si e’ soffermato invece sulla possibilita’ di ricevere la lista dei cittadini residenti nella circoscrizione consolare. "Capisco che c’é un problema di privacy, se pero’ i presidenti dei Comites debbono comunicare con la cittadinanza debbono avere questi dati. Quanto ai consiglieri di nomina governativa che debbono risiedere in Italia, mi sembra un ossimoro” ha affermato Taglieretti.
La consigliera Chiara Prodi ha auspicato invece una riforma dell'AIRE per accogliere nuove migrazioni e dare loro protagonismo.
Il consigliere Franco Papandrea, pur condividendo l’articolato, ha constatato come questo non sia stato arricchito da considerazioni profonde. "Le nostre esperienze passate non sono state incluse e questo rivela una mancanza di leadership del CGIE e non ci ha permesso di trovare delle soluzioni piu' dettagliate” ha affermato Papandrea. “Per quanto concerne i consiglieri di nomina governativa, ho sempre sostenuto che non ci sia questa necessita’ pero’ l’accetto. Vorrei pero ’ specificare che sono due categorie diverse. Un consigliere di nomina governativa rappresenta un partito politico, i consiglieri eletti dall’Assemblea rappresentano le comunita’ e danno voce alle esigenze di queste comunita’. I due hanno interessi diversi. I Consiglieri di nomina governativa non debbono quindi essere considerati rappresentanti delle comunita’” ha concluso Papandrea.
Dopo le varie considerazioni, Silvana Mangione ha affermato di avere preso nota dei vari suggerimenti espressi dai consiglieri, precisando che la maggior parte potranno essere inseriti senza alcun problema negli articolati. Ampio dibattito invece sul numero dei consiglieri di nomina governativa in rappresentanza dei partiti. “Ad un certo punto dovremo decidere di arrivare a risolvere questa questione, decidendo se eliminarli o ridurli ” ha affermato Mangione. Michele Schiavone ha invece ipotizzato che nell'ambito dei 20 consiglieri di nomina governativa si trovi spazio per introdurre delle figure di alta levatura culturale.
Presente a questa prima giornata della Seconda Assemblea Plenaria anche alcuni parlamentari, fra i quali i senatori Micheloni (PD) e Zin (MAIE) e gli on.li Farina e Fedi (PD) e Borghese (MAIE), i cui interventi tradizionalmente pronunciati ad avvio di Assemblea sono stati rinviati, anche se un invito e giunto dall”on.le Fedi circa la necessita’ di tenere conto nel dibattito sulla riforma di Comites e CGIE dei possibili sviluppi sul piano parlamentare.(22/11/2017-ITL/ITNET)
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