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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - ITALIA 2017- FESTA DEL CINEMA DI ROMA DEDICA LA PRIMA DELLE SUE PREAPERTURE A MORAVIA CON IL DOCUMENTARIO DI LUCA LANCISE

(2017-10-20)

La Festa del Cinema di Roma dedica la prima delle sue Preaperture a uno scrittore che come pochi altri ha portato Roma, e la propria parola, in viaggio per l’Italia e per il mondo: Alberto Moravia.
Moravia Off è il film documentario di Luca Lancise, prodotto da Donatella Palermo e dal regista, una produzione Stemal Entertainment, Istituto Luce Cinecittà e Lanciluc con il Patrocinio di Roma Lazio Film Commission, che racconta l’influsso, le tracce, la persistenza delle atmosfere e di un clima interiore, il mondo narrativo di un grandissimo scrittore, nel nostro quotidiano attuale.

Ma non lo fa attraverso una classica biografia (o agiografia), ma producendo nuove narrazioni, portate da chi oggi con Moravia ha un rapporto diretto – o traslato – in diversi angoli del mondo. Come se i romanzi, i reportages, i racconti di Moravia continuassero a produrre ancora nuovi racconti, romanzi, viaggi. E così vediamo traduttori della sua opera in Cina o in Egitto, uomini di teatro in Germania, ragazzi a Marsiglia e al Cairo (dove Gli indifferenti sembra rivivere nelle strade di oggi), donne e uomini a Pechino, Varsavia, Berlino, raccontare il proprio lavoro e ancor più un’esperienza di vita vissuta, a confronto con la vita che lo scrittore ha fatto uscire dalle sue pagine. E vediamo maestri di cinema come Bertolucci, Maselli, Mohsen Makhmalbaf, che molto hanno ricevuto da un autore che col cinema ha avuto un rapporto viscerale, raccontare il modo in cui lo hanno restituito sullo schermo.

Moravia Off ci mostra allora due aspetti paradossali: il sospetto che uno dei vertici della narrativa italiana sia caduto forse in una zona di rimozione in Italia – dopo essere stato di certo il più
popolare scrittore italiano. E la scoperta che nel mondo, la sua pagina è ancora molto presente, letta, agita.
L’originalità del film sta nel far vivere questa pagina attraverso l’uso della comunicazione digitale: come in un lavoro di video-arte, o in un video-diario, le sue parole ci arrivano da smartphones, pc, e-mail, per dirci come un classico riesca a trasmettersi attraverso nuovi canali comunicativi, tramite generazioni nate ‘dopo’ Moravia. E come un grande narratore sia in grado di far nascere uno storytelling sempre moderno.

Accanto a questi racconti personali, non mancano immagini magnifiche e commoventi d’archivio – del Luce, delle Teche Rai, di programmi TV internazionali – con lo scrittore a raccontarsi in interviste, viaggi in Africa o dentro la sua casa romana, fuori-onda, con la consueta forza espressiva, la secca potenza dello sguardo, il tentativo a ogni occasione di dare un’espressione non banale a un fatto, e ogni volta di riuscirci. E farci vedere gli oggetti del mondo da una prospettiva inattesa, ambigua, diversamente illuminata.

Uno scrittore che a quasi trent’anni dalla scomparsa parla ancora di com’è fatto il nostro mondo. E un film sull’atto e la meraviglia del vedere, un modo per non restare indifferenti.

L’appuntamento con la preapertura alla Festa del Cinema è Domenica 22 ottobre, alle 18.00, alla casa del Cinema, con ingresso libero, alla presenza del regista Luca Lancise e dei produttori, che racconteranno al pubblico la realizzazione di questo personale e prezioso omaggio.

Sinossi
Moravia Off utilizza la poetica di un grande scrittore italiano per generare racconti in giro per il mondo, dall’Africa “nera” all’Egitto, dalla Polonia alla Cina, dalla Germania all’Iran, dalla Francia alla Corea del Sud, attraverso persone comuni e personaggi noti che trasformano la propria relazione con l’autore o con la sua opera, nel pretesto per raccontare frammenti di un luogo, di un vissuto, di una condizione, con immagini, parole, silenzi.

Si snoda, così, un filo intimo ed emotivo che, seguendo il flusso dell’immaginazione, permette a un’opera letteraria “straniera” di trasformarsi in una lente attraverso cui guardare lo spazio di mondo in cui si vive, che sia la claustrofobica stanza di una ragazza o i palazzi anonimi di una città “estranea”; confessare i propri fantasmi nel tragitto in macchina con un figlio o esplorare i luoghi della banalità quotidiana come se fossero piccoli regni fantastici.

Identificandosi nelle tematiche dell’autore, come il rapporto con la natura e l’incontro con il diverso; l’identità e l’alienazione; l’indifferenza e la noia; i regimi totalitari e l’impulso alla rivolta; il ruolo del guardare e la disposizione alla meraviglia, i racconti se ne appropriano per trasfigurarle e trasformarle nelle pagine di un personalissimo video-diario, grazie all’universalità della letteratura e alla sua capacità di attraversare il tempo e lo spazio, dalla Roma borghese del fascismo al Cairo dei giorni nostri, dal popolo di Trastevere a quello di Pechino o Teheran, dalle foreste del Congo ai giardini pubblici di Monaco di Baviera.

Si compone, in questo modo, un paesaggio visivo fatto di sguardi in soggettiva e racconti in prima persona, da frammenti d’archivio dell’Istituto Luce e repertori cinematografici, televisivi e teatrali, attraversato “a vista” sfruttando il linguaggio degli smartphones e della web-cam, delle camere amatoriali e del discorso diretto, per sperimentare il senso del vedere e l’impulso umano a raccontare, come antidoti all’indifferenza.

MORAVIA OFF – Scritto e diretto da Luca Lancise – Da un'idea di Luca Lancise e Luigi Athos De Blasio

Fotografia Francesco Di Fortunato, Luca Lancise, Gianluca Rame, Paolo Modugno Montaggio Maurizio Pecorella, Enzo Pompeo a.m.c, Suono Ignazio Vellucci

Una produzione Stemal Entertainment, Istituto Luce-Cinecittà, Lanciluc srls, con il Patrocinio di Roma Lazio Film Commission Prodotto da Donatella Palermo e Luca Lancise
Italia, 2017 – dur. 75’
Colore e b/n (riprese e repertorio)

LUCA LANCISE
Ha scritto e diretto documentari e serie documentaristiche per la televisione e lavorato come reporter professionista in Italia e all’estero. Diplomato all’Istituto di Stato per la cinematografia e televisione “R. Rossellini” e laureato in Filosofia, ha seguito i corsi a numero chiuso della “Rogue Film School” con Werner Herzog, a Los Angeles.
Nel 2003 ha realizzato il suo primo documentario auto-prodotto, “Luccioli” (Menzione speciale della giuria al Roma doc Fest 2004), dedicato a tre ragazzi italiani innamorati di tre prostitute africane e al loro tentativo di portarle via dal marciapiede. Il suo cortometraggio “Una giornata particolare” (2009) sul Ferragosto degli immigrati, è stato scelto per rappresentare l’Italia al Prix Europe di Amsterdam. Nel 2010 ha realizzato per Rai 3 “Mamma Africa”, un viaggio nei villaggi dell’Africa sub-sahariana tra le madri dei giovani dispersi in mare nelle migrazioni clandestine verso l’Europa e ha scritto e diretto, con Fabrizio Lazzaretti, “Bianca neve”, un docu-film di 90 minuti sul consumo e il traffico di cocaina, prodotto da Magnolia DOC e Claudio Canepari per Fox Ch. Italy e Sky come il successivo “Mille e una notte” sul “lato oscuro” della mondanità romana. Dopo un’inchiesta internazionale sul ritorno dell’eroina tra i giovani (Freemantle e La7, 2012), nel 2013 ha scritto e realizzato, con Paolo Santolini, “Sepolta viva”, un documentario sui luoghi inaccessibili e in pericolo dell’archeologia romana; nel 2014 ha girato per la Rai “Fantasmi siriani”, sul viaggio dei profughi siriani dalla Sicilia al Nord Europa. Nel 2015 ha scritto le puntate della serie “De Gustibus” (GA&A per History ch.) con lo storico John Dickie; nel 2016 ha realizzato un documentario sul terrorismo mediorientale in Italia negli anni ’70 e ’80 per Rai Storia e ha collaborato a una serie per Rai Cultura sulla vita di Dario Fo e Franca Rame prodotta dalla Compagnia Teatrale Fo-Rame.
Moravia Off è il suo primo lungometraggio documentario prodotto per il cinema. (20/10/2017-ITL/ITNET)

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