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ITALIANI ALL'ESTERO - EUROPA - CONCLUSIONI ADOTTATE DAL CONSIGLIO EUROPEO NELLA RIUNIONE DEL 22 E 23 GIUGNO 2017

(2017-06-23)

  Nella seduta del 22 e 23 giugno 2017  il Consiglio europeo si è concentrato sul rafforzamento dell'Europa e la protezione dei suoi cittadini mediante misure efficaci volte a combattere il terrorismo e sviluppare la sicurezza e la difesa comuni, garantire lo sviluppo economico dell'Unione in un mondo globalizzato, fare fronte alla migrazione e proteggere le frontiere esterne.

Di seguito il documento approvato dal Consiglio:

Un'Unione forte e determinata è il mezzo migliore per promuovere i nostri valori e interessi, sostenere un sistema multilaterale disciplinato da regole e mobilitare i partner a favore di una politica positiva in materia di clima. Contribuirà inoltre a indirizzare la globalizzazione per cogliere i benefici dell'apertura dei mercati, garantendo nel contempo protezione da pratiche sleali e promuovendo norme sociali e ambientali, nonché in materia di sanità e tutela dei consumatori, che sono centrali per lo stile di vita europeo
. Il Consiglio europeo ha reso omaggio a Helmut Kohl, cittadino onorario d'Europa, deceduto il 16 giugno 2017.

I. SICUREZZA E DIFESA
Sicurezza interna e lotta contro il terrorismo
1. Il Consiglio europeo condanna fermamente i recenti attacchi terroristici ed è unito e risoluto nella lotta contro il terrorismo, l'odio e l'estremismo violento. Tali atti hanno rafforzato la nostra determinazione a cooperare a livello dell'UE al fine di potenziare la sicurezza interna: combatteremo la diffusione della radicalizzazione online, coordineremo il nostro lavoro per prevenire e combattere l'estremismo violento e contrastarne l'ideologia, ostacoleremo il finanziamento del terrorismo, faciliteremo scambi di informazioni rapidi e mirati tra le autorità di contrasto, anche con partner fidati, e miglioreremo l'interoperabilità fra le banche dati.

2. Anche il settore privato deve fare la sua parte per contribuire a combattere il terrorismo e la criminalità online. Prendendo le mosse dai lavori del forum dell'UE su Internet, il Consiglio europeo si attende che le imprese del settore istituiscano un forum settoriale e sviluppino nuove tecnologie e nuovi strumenti al fine di migliorare la rilevazione automatica e la rimozione dei contenuti che incitano a compiere atti terroristici. Se necessario si dovrebbero completare tali iniziative con le pertinenti misure legislative a livello dell'UE. Invita ad affrontare le sfide poste dai sistemi che consentono ai terroristi di comunicare mediante canali a cui le autorità competenti non hanno accesso, inclusa la cifratura da punto a punto, salvaguardando nel contempo i vantaggi di questi sistemi per la tutela della vita privata, nonché per la protezione dei dati e delle comunicazioni. Il Consiglio europeo ritiene che l'effettivo accesso alle prove elettroniche sia essenziale per combattere le gravi forme di criminalità e il terrorismo e che, fatte salve le garanzie adeguate, occorra assicurare la disponibilità dei dati.

3. L'accordo sul sistema di ingressi/uscite, atteso a breve, e la messa a punto entro la fine dell'anno di un sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi (ETIAS) prepareranno il terreno per la loro rapida attuazione, potenziando così il controllo delle frontiere esterne e la sicurezza interna e tenendo conto al contempo delle situazioni specifiche degli Stati membri che non applicano ancora appieno l'acquis di Schengen. In tale contesto, il Consiglio europeo invita la Commissione a elaborare quanto prima un progetto di normativa che traduca le proposte formulate dal gruppo di esperti ad alto livello sull'interoperabilità.

4. Dobbiamo accelerare gli sforzi collettivi finalizzati a condividere le conoscenze sui combattenti terroristi stranieri nonché sui soggetti endogeni radicalizzati e portare avanti misure politiche e giuridiche per gestire la minaccia.

5. Il Consiglio europeo sottolinea l'importanza di fornire sostegno alle vittime di atti terroristici.

Sicurezza esterna e difesa
6. Il Consiglio europeo ribadisce il proprio impegno a rafforzare la cooperazione dell'UE in materia di sicurezza esterna e difesa al fine di tutelare l'Unione e i suoi cittadini e contribuire alla pace e alla stabilità nei paesi vicini e oltre. Insieme a tutte le sue capacità diplomatiche e civili, l'UE offre una combinazione unica di possibilità per la realizzazione di questo obiettivo. Come indicato nelle conclusioni del Consiglio del 18 maggio e 19 giugno 2017, notevoli progressi sono stati compiuti nell'attuazione della strategia globale dell'UE nel settore della sicurezza e della difesa e della dichiarazione congiunta firmata a Varsavia dai leader dell'UE e della NATO. Le relazioni transatlantiche e la cooperazione UE-NATO restano elementi essenziali per la nostra sicurezza generale, che ci consentono di rispondere all'evoluzione delle minacce per la sicurezza, comprese le minacce ibride e informatiche e il terrorismo. Il Consiglio europeo accoglie con favore l'istituzione, a Helsinki, di un Centro europeo di eccellenza per il contrasto delle minacce ibride. La conferenza ad alto livello sulla sicurezza e la difesa tenutasi a Praga il 9 giugno 2017 ha messo in rilievo sia la complementarità tra l'UE e la NATO sia la necessità di intensificare gli sforzi dell'Europa per potenziare la ricerca, le capacità e le operazioni nel campo della difesa.

7. Lo sviluppo congiunto di progetti in materia di capacità convenuti di comune accordo dagli Stati membri per colmare le gravi carenze esistenti e sviluppare le tecnologie del futuro è fondamentale al fine di rispettare il livello di ambizione dell'UE approvato dal Consiglio europeo nel dicembre 2016. Il Consiglio europeo accoglie con favore la comunicazione della Commissione relativa a un Fondo europeo per la difesa, costituito da una sezione ricerca e da una sezione capacità, e ne attende con interesse la rapida messa in opera. Chiede un rapido accordo sulla proposta di programma europeo di sviluppo del settore industriale della difesa in vista di una sua tempestiva attuazione, prima di poter prendere in considerazione programmi più esaustivi a medio termine. Chiede agli Stati membri di individuare progetti adeguati in materia di capacità per il Fondo europeo per la difesa e per il programma europeo di sviluppo del settore industriale della difesa e li invita a proseguire i lavori sulle opzioni di acquisizione congiunta di capacità nell'ambito del Fondo europeo per la difesa sulla base di solidi meccanismi di finanziamento. L'obiettivo è rendere disponibili capacità, garantire una base innovativa, competitiva ed equilibrata per l'industria europea della difesa in tutta l'UE, anche mediante la cooperazione transfrontaliera e la partecipazione delle PMI, e contribuire a una cooperazione europea potenziata in materia di difesa, sfruttando le sinergie e mobilitando il sostegno dell'UE a complemento dei finanziamenti degli Stati membri. Lo sviluppo dell'industria della difesa europea richiederà anche il sostegno dell'UE agli investimenti delle PMI e delle imprese intermedie (a media capitalizzazione) nel settore della sicurezza e della difesa. A tale proposito, il Consiglio europeo ricorda l'invito rivolto alla Banca europea per gli investimenti affinché valuti iniziative per sostenere gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo nel settore della difesa.

8. Nell'ottica di rafforzare la sicurezza e la difesa dell'Europa nel difficile contesto geopolitico attuale e contribuire a conseguire il livello di ambizione espresso nella strategia globale dell'UE, il Consiglio europeo concorda sulla necessità di avviare una cooperazione strutturata permanente (PESCO) inclusiva e ambiziosa. Entro tre mesi gli Stati membri redigeranno un elenco comune di criteri e impegni vincolanti, in piena conformità dell'articolo 42, paragrafo 6, e dell'articolo 46 del TUE, nonché del protocollo 10 del trattato - anche in considerazione delle missioni più impegnative - con un calendario preciso e specifici meccanismi di valutazione, al fine di consentire a quegli Stati membri che sono in condizione di farlo di notificare senza indugio l'intenzione di partecipare. Tale attività deve essere coerente con la pianificazione della difesa nazionale degli Stati membri e i relativi impegni concordati nell'ambito della NATO e dell'ONU dagli Stati membri interessati. Si dovrebbero inoltre individuare iniziative e progetti collaborativi concreti a sostegno degli obiettivi, degli impegni e dei criteri comuni della PESCO.

9. Nell'ottica di rafforzare gli strumenti di reazione rapida dell'UE, il Consiglio europeo conviene che lo schieramento dei gruppi tattici debba essere sostenuto in via permanente dal meccanismo Athena gestito dall'UE come costo comune. Invita inoltre il Consiglio ad accelerare i lavori in merito a una maggiore reattività nella gestione civile delle crisi.
10. Il Consiglio europeo tornerà su questi temi in occasione di una delle sue prossime riunioni.

II. ACCORDO DI PARIGI SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI
11. Il Consiglio europeo ribadisce con fermezza l'impegno dell'UE e dei suoi Stati membri ad attuare in modo rapido e nella sua interezza l'accordo di Parigi, a contribuire alla realizzazione degli obiettivi in materia di finanziamenti per il clima e a mantenere un ruolo guida nella lotta contro i cambiamenti climatici. L'accordo rimane un pilastro fondamentale per le iniziative a livello mondiale tese ad affrontare in modo efficace i cambiamenti climatici e non può essere rinegoziato. L'accordo costituisce un elemento chiave per la modernizzazione dell'industria e dell'economia europee. Costituisce inoltre un elemento essenziale per l'attuazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile; anche la recente adozione del nuovo Consenso europeo sullo sviluppo, pur perseguendo un programma più ampio, fornirà un contributo al conseguimento di questo obiettivo. L'UE e i suoi Stati membri rafforzeranno la cooperazione con i partner internazionali nel quadro dell'accordo di Parigi, in particolare con i paesi più vulnerabili, dimostrando così la propria solidarietà con le generazioni future e responsabilità verso l'intero pianeta. Il Consiglio europeo invita il Consiglio e la Commissione a valutare tutti i mezzi per realizzare questi obiettivi. L'UE continuerà a collaborare strettamente con tutti gli attori non statali sulla base dell'esempio positivo fornito dal piano globale d'azione per il clima.

III. OCCUPAZIONE, CRESCITA E COMPETITIVITÀ
12. L'Europa ha bisogno di lavoro, crescita e competitività. La ripresa della crescita economica in tutti i 28 Stati membri costituisce uno sviluppo positivo da consolidare. Il Consiglio europeo ha valutato le modalità per sfruttare al meglio il potenziale del mercato unico e del commercio e dell'industria per raggiungere tale obiettivo, garantendo al contempo che tutti i settori della società traggano vantaggio da tali evoluzioni.

Mercato unico
13. Il Consiglio europeo ribadisce l'importanza di un mercato unico funzionante, fondato sulle sue quattro libertà, per stimolare la crescita, creare posti di lavoro e promuovere gli investimenti e l'innovazione. I colegislatori hanno reso possibili progressi significativi verso l'obiettivo condiviso di completare e attuare le varie strategie entro il 2018, ma restano ancora lacune che richiedono ulteriore attenzione. Il Consiglio europeo sottolinea pertanto che sono necessari ulteriori sforzi da parte dell'UE e dei suoi Stati membri per conseguire il livello di ambizione che emerge dalle conclusioni del giugno 2016 per quanto riguarda il mercato unico, anche in materia di servizi, il mercato unico digitale, l'Unione dei mercati dei capitali e l'Unione dell'energia, incluse le interconnessioni. In tale contesto, accoglie con favore la revisione intermedia della strategia per il mercato unico digitale e del piano d'azione per l'Unione dei mercati dei capitali, effettuata dalla Commissione. Anche un'attuazione tempestiva e un'applicazione migliore della normativa vigente saranno essenziali per cogliere i benefici del mercato unico europeo. Il Consiglio riferirà al Consiglio europeo di giugno 2018 sui progressi conseguiti nell'approfondimento, nell'attuazione e nell'applicazione di tutti gli aspetti del mercato unico. Al fine di guardare oltre la messa a punto delle varie strategie del mercato unico e di procedere verso un mercato unico equo e adeguato alle esigenze future, il Consiglio europeo invita la Commissione a proseguire la riflessione su soluzioni innovative per rispondere alle nuove opportunità, alle sfide e agli ostacoli ancora da superare.
14. Il Consiglio europeo fa il punto dei progressi compiuti in merito al Fondo europeo per gli investimenti strategici e invita i legislatori a raggiungere in tempi rapidi un accordo sulla proroga e il potenziamento del Fondo.

15. Prendendo le mosse dalle conclusioni del Consiglio del mese di maggio 2017, in cui si sollecita una strategia futura di politica industriale, il Consiglio europeo sottolinea il ruolo essenziale dell'industria quale importante motore di crescita, occupazione e innovazione in Europa. In linea con le sue precedenti conclusioni, chiede azioni concrete per garantire una base industriale solida e competitiva del mercato unico.

Commercio
16. L'UE perseguirà una politica commerciale incisiva che difenda un sistema commerciale multilaterale aperto e disciplinato da regole, in cui l'OMC abbia un ruolo centrale. Fermamente convinta che il commercio contribuisca a creare ricchezza e posti di lavoro, manterrà i mercati aperti e porterà avanti la lotta contro il protezionismo. Promuoverà attivamente un ambizioso programma di libero scambio sulla scena mondiale. A tal fine, si adopererà per sostenere una reale parità di condizioni pur continuando ad essere vigile in merito al rispetto e alla promozione delle norme fondamentali, comprese le norme sociali e ambientali, nonché in materia di sanità e tutela dei consumatori, che sono centrali per lo stile di vita europeo.

17. Il Consiglio europeo è convinto che il commercio e gli investimenti possano essere liberi solo se sono equi e mutuamente vantaggiosi. Invita pertanto i colegislatori a concordare rapidamente strumenti di difesa commerciale moderni e compatibili con l'OMC, che rafforzino la capacità dell'UE di combattere efficacemente le pratiche commerciali sleali e discriminatorie nonché le distorsioni del mercato. Invita la Commissione a garantire la rapida ed efficace applicazione di tali strumenti mediante misure di esecuzione non legislative per potenziare la reattività e l'efficienza delle pratiche commerciali e degli strumenti di difesa commerciale dell'UE, nonché a proporre, se necessario, misure complementari. Chiede inoltre alla Commissione e al Consiglio di approfondire e portare avanti il dibattito sulle modalità per rafforzare la reciprocità nei settori degli appalti pubblici e degli investimenti. In tale contesto si compiace dell'iniziativa della Commissione di gestire la globalizzazione e, tra l'altro, di analizzare gli investimenti dei paesi terzi in settori strategici, nel pieno rispetto delle competenze degli Stati membri. Il Consiglio europeo tornerà su questo tema in occasione di una delle sue prossime riunioni.

18. Il Consiglio europeo incoraggia a compiere progressi in tutti i negoziati in corso, anche con il Messico, il Mercosur e la regione Asia-Pacifico, per ottenere accordi di libero scambio ambiziosi ed equilibrati, che abbiano come principi guida la reciprocità e i mutui vantaggi. Si compiace dei progressi conseguiti di recente nei negoziati con il Giappone, che potrebbero aprire la strada a un accordo politico.

Semestre europeo
19. Il Consiglio europeo approva in linea generale le raccomandazioni specifiche per paese integrate discusse dal Consiglio, rendendo in tal modo possibile la conclusione del semestre europeo 2017.

IV. MIGRAZIONE
20. Il Consiglio europeo mantiene il suo impegno a favore dell'approccio globale dell'UE alla migrazione, del controllo efficace delle frontiere esterne al fine di contenere e prevenire i flussi illegali e della riforma del sistema europeo comune di asilo, nonché di un'attuazione piena e non discriminatoria della dichiarazione UE-Turchia in tutti i suoi aspetti e nei confronti di tutti gli Stati membri. Sarà portata avanti la vigilanza su tutte le rotte migratorie, tra cui quella dei Balcani occidentali. Continueremo a rafforzare e a sfruttare appieno le capacità operative della guardia di frontiera e costiera europea e delle altre agenzie. Un controllo efficace delle frontiere esterne dovrebbe consentire di eliminare i controlli temporanei alle frontiere interne.

21. Le perdite di vite umane e i persistenti flussi di migranti soprattutto economici sulla rotta del Mediterraneo centrale costituiscono una sfida strutturale e continuano a destare gravi e urgenti preoccupazioni. L'UE e i suoi Stati membri dovranno ripristinare i controlli per evitare un peggioramento della crisi umanitaria. A tale scopo devono agire ora con risolutezza intensificando il coordinamento e l'attuazione di tutti gli elementi contenuti nella dichiarazione di Malta, nel quadro di partenariato e nel piano d'azione comune di La Valletta, sostenuti da sufficienti risorse finanziarie. Ciò presuppone altresì una cooperazione costante e rafforzata con i paesi di origine e di transito, nonché il potenziamento della cooperazione regionale nelle attività di ricerca e soccorso, che costituisce tuttora una priorità elevata. La formazione e l'equipaggiamento della guardia costiera libica costituiscono componenti essenziali dell'approccio dell'UE e dovrebbero essere accelerati. L'OIM e l'UNHCR resteranno partner importanti, anche per facilitare i rimpatri volontari e migliorare le condizioni di accoglienza. La cooperazione con i paesi di origine e di transito deve essere rafforzata al fine di contenere la pressione migratoria alle frontiere terrestri della Libia e di altri paesi limitrofi. Il Consiglio europeo sottolinea al riguardo l'importanza di sostenere la forza congiunta G5 Sahel. Là, come altrove, lo smantellamento dei modelli di attività della tratta e del traffico di esseri umani rimane un obiettivo fondamentale, anche attraverso un migliore controllo del commercio di equipaggiamenti utilizzati in tali attività.

22. Occorre inoltre compiere sforzi ulteriori per conseguire autentici progressi nella politica di rimpatrio e di riammissione. Sulla base del piano d'azione rinnovato sul rimpatrio, devono essere predisposti senza ulteriori indugi, a livello dell'UE, accordi di riammissione efficaci e intese pragmatiche con i paesi terzi, facendo ricorso a tutti i mezzi possibili - compreso, ove necessario, un riesame della politica in materia di visti nei confronti dei paesi terzi. Anche le intese bilaterali degli Stati membri con i paesi terzi contribuiscono a tale obiettivo.

23. Il Consiglio europeo ribadisce le sue precedenti conclusioni sulla riforma del sistema europeo comune di asilo (CEAS). Grazie ai progressi compiuti durante la presidenza maltese, si registra un'intesa comune sul fatto che la riforma del CEAS deve trovare il giusto equilibrio tra responsabilità e solidarietà e garantire la resilienza a crisi future. Il sistema deve essere efficiente e in grado di sopportare la pressione migratoria, eliminare fattori di attrazione e movimenti secondari in conformità del diritto internazionale, combattere gli abusi e fornire un sostegno adeguato agli Stati membri più colpiti. Si invita la Commissione a esplorare possibili soluzioni per alleviare l'onere che grava sugli Stati membri in prima linea. Per rafforzare la cooperazione con i paesi terzi e prevenire nuove crisi, il concetto di "paese terzo sicuro" deve essere allineato agli obblighi effettivi derivanti dalla Convenzione di Ginevra e dal diritto primario dell'UE, nel rispetto delle competenze dell'Unione e degli Stati membri a norma dei trattati. In tale contesto il Consiglio europeo chiede che si proceda con i lavori relativi a un elenco dell'UE di paesi terzi sicuri. Ciò farà parte di un futuro accordo globale sul sistema europeo comune di asilo. Il Consiglio europeo invita il Consiglio a portare avanti i negoziati su tale base e modificare ove necessario le proposte legislative, con il concorso attivo della Commissione. Il Consiglio europeo tornerà su tali questioni.

V. EUROPA DIGITALE
24. In vista del programma di lavoro per il secondo semestre dell'anno, e in particolare del vertice sul digitale che si terrà a Tallinn il 29 settembre 2017, il Consiglio europeo pone in evidenza l'estrema importanza di un'ambiziosa visione digitale per l'Europa, la sua società e la sua economia. Un approccio globale al digitale è necessario per far fronte alle sfide e cogliere le opportunità derivanti dalla quarta rivoluzione industriale. Ciò richiede l'attuazione della strategia per il mercato unico digitale in tutti i suoi elementi. Al contempo, dovremmo adottare una prospettiva più ampia per mercati, infrastrutture, connettività, aspetti sociali e culturali, compreso il divario digitale, norme e standard, dati e contenuti, investimenti, cibersicurezza e e-government, nonché ricerca e sviluppo. Per rispondere alle attuali e future sfide in materia di cibersicurezza, il Consiglio europeo accoglie con favore l'intenzione della Commissione di riesaminare la strategia per la cibersicurezza nel mese di settembre e di proporre ulteriori azioni mirate entro la fine dell'anno.(23/06/2017-ITL/ITNET)

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