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ITALIANI ALL'ESTERO - RETE CONSOLARE - INTERROGAZIONE ON.LI MAIE MERLO E BORGHESE AL MIN.ALFANO E SOTTOSEGR. AMENDOLA(ESTERI) SULLO STATO DELLA RETE CONSOLARE
(2017-04-19)
Dopo il successo della manifestazione denominata #7A che ha visto gli italiani residenti in America Latina reclamare davanti ai Consolati per ottenere un trattamento dignitoso e più risorse per potenziare la Rete Consolare ormai in decadenza, il Presidente del MAIE, on. Ricardo Merlo e l’on. Mario Borghese hanno presentato un’interrogazione al Governo Italiano (nelle persone del Ministro degli Affari Esteri, Angelino Alfano, e del Sottosegretario Vincenzo Amendola) esigendo azioni che assicurino un dignitoso funzionamento delle Sedi Consolari. A darne notizia i due parlamentari del MAIE eletti alla Camera dei Deputati.
Di seguito l'interrogazione presentata oggi:
Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale
- Per sapere - premesso che:
Il venerdì 7 aprile 2016 davanti alle sedi dei Consolati italiani dell’America Latina si sono tenute numerose manifestazioni, sit in, cortei (denominate #7A) per richiamare l’attenzione del Governo sul catastrofico stato in cui si trova le rete Consolare Italiana in America Latina;
I cittadini italiani e gli oriundi, che hanno preso parte alla manifestazione #7A svoltasi contemporaneamente in Argentina, Brasile, Venezuela, Uruguay, Peru, Paraguay,Bolivia, Repubblica dominicana, Messico, Costa Rica,Cile, Bolivia hanno inteso richiamare l’attenzione del Governo italiano anche attraverso le lettere, consegnate ai consoli e agli ambasciatori italiani, in cui si manifesta la preoccupazione che, senza un intervento immediato per aumentare le risorse, in termini umani ed economici, la rete consolare è destinata a deflagrare.
Nelle lettere, presentate ai consoli e agli ambasciatori italiani disponibili a ricevere le delegazioni dei connazionali organizzatori delle manifestazioni, si denunciano, tra le altre cose:
- L’insufficienza di personale idoneo a garantire servizi adeguati ai nostri connazionali, un problema che ha una ricaduta sulle condizioni di lavoro dei consoli e sui lavoratori consolari, che non riescono a soddisfare la domanda di servizi;
- Le attese, a volte di anni, per ottenere il diritto di cittadinanza e di mesi per fare un passaporto;
- La lentezza nelle comunicazioni di dati tra la rete consolare e i Comuni di origine dei connazionali residenti all’estero;
- La mancanza di uno sportello di informazione efficiente, soprattutto di un servizio per i disabili, anziani e indigenti che non hanno né la conoscenza né la possibilità accedere a internet;
- La lentezza sull’Assistenza sociale e sanitaria ai connazionali in stato di bisogno, prodotto di questa situazione ,in particolare in un Paese come il Venezuela, che vive una grave crisi economica e umanitaria;
- L’esiguo contributo economico ai consoli onorari, che pur svolgono una lodevole missione con risorse minime, spesso personali, totalmente insufficienti;
- Le file in alcune sedi Consolari, che danno un’immagine miserevole dei nostri connazionali, e mettono a rischio loro sicurezza in Paesi dove la delinquenza è dilagante;
- L’eliminazione urgente della tassa dei 300 euro sulla cittadinanza italiana nel caso del Venezuela, paese del Sud America che vive una gravissima crisi economica, politica, sociale e istituzionale;
- La riapertura urgente del consolato di Montevideo ed Uruguay, dove risiedono più di 120 mila italiani;
- I salari inadeguati dei contrattisti e personale di ruolo che non è all’altezza della funzione che ricopre;
quali azioni intenda svolgere il Governo interrogato, in sostegno del potenziamento ed efficientamento della rete consolare italiana, per assicurare un dignitoso funzionamento delle Sedi Consolari e per far sì che la nostra rete consolare sia la rappresentazione di un’Italia più veloce, moderna, efficiente e al passo con la sempre maggiore globalizzazione."(19/04/2017-ITL/ITNET)
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