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ITALIANI ALL'ESTERO - CERVELLI IN FUGA: +54,9% IN 10 ANNI - INDAGINE ADNKRONOS
(2017-01-10)
In un anno, gli italiani che vivono all'estero sono aumentati di un milione e 700 mila. Infatti, al primo gennaio 2016 risultano essere 4,8 milioni, contro i 3,1 milioni del 2015, con una crescita percentuale del 54,9%.
Il fenomeno investe in ugual misura uomini e donne di tutte e quattro le fasce di età. La caratteristica principale è il titolo di studio: in 9 casi su 10 hanno una laurea. E' quanto emerge da una indagine dell'Adnkronos elaborata incrociando i dati Istat, Censis e Aire.
Dall'identikit disegnato dal Censis nell'ultimo rapporto emerge che gli italiani che vanno all'estero mettono in valigia quasi sempre un titolo di studio universitario: nell'89,5% dei casi ha una 'laurea e oltre'. Inoltre la maggior parte riesce a farne buon uso. Infatti, l'89% ritiene il tipo di contratto di lavoro adeguato al titolo di studio; inoltre il tipo di impiego svolto, nel 72,2% dei casi, è permanente. Secondo i dati dell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero, aggiornati al primo gennaio 2016, gli iscritti all'Aire sono 4.811.163 pari al 7,9% della popolazione residente in Italia. Oltre la metà, pari a 2,5 milioni, risiede in Europa (53,8%), mentre più di 1,9 milioni vive in America (40,6%). Il 50,3% proviene dal Mezzogiorno.
Esaminando i dati Istat sull'evoluzione degli espatri tra il 2005 e il 2014 emerge che si è passati da 41.991 a 88.859 persone, con un incremento del 111,6%. Nello stesso periodo i rimpatri sono diminuiti del 21,6%. In valori assoluti, ciò corrisponde a 37.326 persone del 2005 a 29.271 del 2014. Il saldo, cioè la differenza tra chi parte e chi torna, era negativo per 4.665 individui nel 2004 ed è arrivato a -59.588 nel 2014, con un incremento del 1.177,3%. Analizzando i dati raccolti si arriva alla conclusione che l'incremento degli italiani emigrati non è dato solo dall'aumento delle persone che partono, ma anche dalla riduzione di quelle che tornano. (10/01/2017-ITL/ITNET)
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