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PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - VECCHIA E NUOVA EMIGRAZIONE - DE SANTIS(CEPA):"VA SUPERATO "EGOISMO RAPPRESENTANZA" PER FARE SINERGIA. COMPITO MAECI METTERE "IN RETE". CONVENZIONE IMPORTANTISSIMA"
(2015-12-01)
" Oltre 500 mila pratiche, piu' di due milioni di consulenze: gente che si è rivolta ai nostri uffici non solo per fare una pratica di pensione o per un Red ma per chiedere informazioni sulle cose che possono essere d'aiuto alla loro quotidianità. Questa è la risposta che diamo alle continue iniziative diffamatorie che vengono fatte nei confronti dei Patronati sulla stampa. Ebbene, noi siamo e vogliamo essere un punto di riferimento per la vecchia e nuova emigrazione" lo ha affermato il presidente dell'ITAL UIL, Gilberto De Santis, coordinatore dei Patronati del CEPA - Acli, INAS CISL, INCA CGIL e ITAL UIL intervenendo al convegno promosso dal Comitato per gli Italiani all'estero e la promozione del Sistema Italia della Commissione Affari Esteri della Camera "Vecchia e Nuova Emigrazione": servizi per gli Italiani all'Estero. Il ruolo dei Patronati". Un appuntamento fortemente sostenuto dai Patronati per individuare assieme ad istituzioni e parlamentari le nuove esigenze e i nuovi bisogni dei cittadini italiani all'estero, permettendo così di dare adeguate ed efficaci risposte.
Proseguendo nel suo intervento, alla luce dell'attualità - che vede in primo piano un ennesimo taglio al fondo Patronati di 28 milioni di euro sugli originari 48 avanzato dal ddl governativo sulla legge di stabilità 2016 mettendo così in pericolo l'esistenza stessa delle strutture di Patronato all'estero, dopo il taglio strutturale dello scorso anno di 35 milioni di euro - il Presidente del Patronato ITAL UIL ha tratteggiato alcuni elementi caratterizzanti la vecchia emigrazione italiana all'estero. Quella che accede alle strutture di Patronato e " che ha dato in passato, e continuano a farlo, un contributo sostanziale al PIL di questo Paese con le rimesse". Ed è "per questo motivo che - ha affermato De Santis - non accettiamo che il Presidente dell'INPS rinneghi il nostro lavoro, rinneghi la nostra attività per un problema di cassa e voglia tagliare le pensioni a quelli che sono e vanno all'estero", facendo riferimento al Report sulle pensioni internazionali dell'INPS presentato (vedi: http://www.italiannetwork.it/video.aspx?ln=it&id=2084) ai primi del mese di ottobre. "Non è così che funziona un Paese. E crediamo sia molto sbagliato"! ha rivendicato il Coordinatore del CEPA.
Quanto all'emigrazione attuale, si tratta di "Un problema altrettanto importante, anche se ci sono grandi differenze fra la vecchia e la nuova emigrazione. A parte il livello culturale". "In passato - ha ricordato De Santis - non vedevano l'ora di tornare al paese d'origine, di farsi una casa in Italia con i risparmi, di poter raggiungere la famiglia nelle festività, di tornare in vacanza". " Oggi, però, non è più così. Molti giovani all'estero non hanno più voglia di tornare perchè considerano l'Italia un Paese che non gli ha dato alcun riconoscimento (in termini "di merito" - ndr.) costringendoli a partire e non avendo per di più all'estero nessuno che gli dia una mano, nè le istituzioni perchè non ce la fanno con le risorse che hanno, perchè non sono dappertutto.... Un paese che lascia che questi giovani debbano arrangiarsi, finendo spesso nelle mani di faccendieri. Sono problemi sui quali dobbiamo riflettere in modo molto, molto, serio" è l'invito del Coordinatore del CEPA.
De Santis, d'altra parte, riconosce la diversità di condizioni in cui questi giovani possono trovarsi e che differisce dal contesto geografico e geopolitico "Certo in Europa è un altro situazione rispetto ad altre aree del mondo, dove si assommano problemi vecchi e nuovi, ma i problemi non mancano anche per i cittadini europei e ci sono elementi che devono essere considerati con attenzione".
D'altra parte, fra le caratteristiche che contrassegnano l'emigrazione dei giovani all'estero c'è la forte mobilità "ieri si andava in Germania, Spagna, Inghilterra. Non sono più stanziali: stanno sei mesi, un anno" In questo senso, "è fondamentale la rete di cui parlava il Presidente Porta ed è una rete che deve vedere la presenza di tutte le associazioni. Siamo in una fase - ha spiegato il Coordinatore del CEPA - in cui occorre passare da un "egoismo di rappresentanza" dei diversi organismi (associazioni, IIC, patronati, Dante Alighieri, Consolati, dell'ICE) tutti a favore degli italiani ma in cui ognuno va per conto suo. Questo va superato. Noi dobbiamo fare "sinergie". E' questo il compito più importante è quello delle istituzioni: mettere "in rete" tutti i soggetti. Nel nostro caso il Ministero degli Esteri. E' fondamentale per un'assistenza corretta, vera e che serva alle persone che sono all'estero." Per cui - ha sottolineato il Presidente del Patronato ITAL UIL - è importantissima la Convenzione tra Ministero degli Esteri e i Patronati." Su questa linea la proposta avanzata dal Coordinamento del CEPA: perchè appaltare servizi all'esterno - con un ulteriore stanziamento - per seguire e smaltire le pratiche di cittadinanza ? Ci sono i patronati che hanno un'affidabilità, sono controllati da parte del Ministero, perchè non affidare ai patronati questo compito con Convenzioni chiare e linee guida precise. Ed a questo proposito, De Santis facendo riferimento alle polemiche nate sulla stampa. "polemiche veramente pretestuose finite in nulla di fatto, alla luce dei risultati dei controlli del Ministero, rispetto alle loro aspettative". "Voci che non esistono. Diffamazioni che noi intendiamo respingere con grande fermezza! Invochiamo noi i controlli. Si possono fare nell'immediato controllando i dati del Ministero, dell'INPS. Altri controlli siamo disponibili ad andare incontro a procedure del Ministero che vengano fatte insieme a noi, perchè sappiamo quello che facciamo.
Chiudendo l'intervento a nome dei Patronati del CEPA, De Santis ha sottolineato come il lavoro dei Patronati venga particolarmente apprezzato dagli stessi Uffici dell'INPS, oltre che all'Estero, come il Polo della Sicilia per le pratiche internazionali o come il Console di New York) ed ha auspicato che anche ad altri livelli in Italia si comprenda l'efficace ruolo dei Patronati. Da ultimo, il Presidente del Patronato ITAL UIL ha annunciato i risultati di un'indagine commissionata dal CEPA sul nuovo ruolo dei Patronati all'estero che verrà presentata quanto prima per una nuova riflessione alla luce dei risultati della L. di Stabilita' 2016 e dei decreti delegati previsti dalla L. di Stabilità 2015 che il Ministero del lavoro e della Previdenza sociale ha varato di recente (vedi: http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=34905 ). (01/12/2015-ITL/ITNET)
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