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ANZIANI E PENSIONATI ITALIANI - INVECCHIAMENTO ATTIVO - BAGATIN (COMM.SANITA'-FVG.):NECESSARIO ANCHE COORDINAMENTO EUROPEO" TELESCA(ASSESS.SALUTE):VERA SFIDA CAMBIAMENTO CULTURALE

(2015-11-24)

- "Partendo dalla logica della riforma sanitaria, ossia la centralità della persona, la figura dell'anziano verrà ancor più valorizzata proprio grazie alla legge sull'invecchiamento attivo, che offrirà un nuovo ventaglio di possibilità per la valorizzazione nella società. Con questa nuova normativa rendiamo effettiva l'autonomia e l'indipendenza personale attraverso forme di istruzione, nuova formazione, ampliamento delle conoscenze su percorsi di vita nell'età anziana. A dirlo è  la consigliera regionale del Pd, Renata Bagatin, vicepresidente della III Commissione sanità, in occasione della
presentazione delle linee strategiche per la programmazione triennale relative alla legge sull'invecchiamento attivo, che si è tenuta nel palazzo della Regione di piazza Unità d'Italia a Trieste.

Bagatin, prima firmataria della legge 22 del 2014, ha introdotto il convegno al quale hanno preso parte gli assessori coinvolti nel progetto: alla salute Maria Sandra Telesca, al lavoro e formazione Loredana Panariti, alle infrastrutture e mobilità Mariagrazia Santoro, alla cultura Gianni Torrenti. Accanto agli assessori sono intervenuti Ketty Segatti, della direzione formazione e innovazione, e da Bruxelles Lucilla Sioli della Commissione europea e Luisa Poclen dell'ufficio di collegamento del FVG.

Con oltre 380.000 anziani, sottolinea la consigliera Bagatin, il Friuli Venezia Giulia è la seconda regione in Italia, dopo la Liguria, per tasso di anzianità. Un dato al quale seguono una serie di criticità frequenti nella terza età come il fattore economico, con una media di 500 euro di pensione pro capite e problemi con l'inclusione sociale.
Gli ultrasessantenni sono 383.000 sul territorio regionale: in provincia di Gorizia sono 45.665 su una popolazione di 41.000 abitanti; in provincia di Pordenone sono 88.476 su 315.000 abitanti; in provincia di Trieste 82.000 su 237.000; in provincia di Udine sono 166.874 su una popolazione di 538.000 persone.

Nel 2015, in FVG, l'incidenza degli anziani ultrasessantacinquenni sulla popolazione è pari al 25,1%, l'indice di indipendenza è del 40,3%, indicatori in progressivo aumento. La stima degli anziani nel 2025 è del 27%, con un progressivo aumento nel 2050 del 34%.

Con la nuova legge  per la prima volta vengono coinvolti sei assessorati, coordinati da quello alla salute e politiche sociali. Attraverso le varie università della terza età e della libera età è possibile sostenere formazione, aggiornamento e riqualificazione. È necessario eliminare il gap tecnologico attraverso la conoscenza dei servizi della rete informatica e quindi insegnare l'uso dei computer, delle email, dei tablet e degli smartphone. Ma anche corsi di sicurezza domestica e stradale e, infine, è importante promuovere stili di vita in contrasto alle dipendenze, come il gioco e l'alcol. Questo lo si fa promuovendo le associazioni di volontariato che hanno un ruolo importante nella società - ha fatto presente Bagatin.

Inoltre, la promozione di iniziative turistiche e culturali; la mobilità e il trasporto sociale, riconoscendo tariffe agevolate e servizi di trasporto da pianificare sul territorio; l'educazione motoria e corretti stili di vita, quindi attività in connessione con i giovani; la promozione e il trasferimento di competenze ai giovani in ambito lavorativo, in piccole imprese e artigiani; cercare modalità graduali di uscita dal lavoro e, in quest'ambito, inserire il trasferimento delle competenze da una generazione all'altra.

"Il valore aggiunto di questa legge - commenta infine Bagatin - è il cambio culturale di mentalità: bisogna smettere di pensare che una persona non sia più utile dopo la sua uscita dal mondo del lavoro, ma anzi continui a essere una risorsa per le nuove generazioni e per l'intera società. Aiutare fa bene agli altri, ma soprattutto a se stessi".

Dopo l'emanazione della legge regionale n. 22 del 2014, si è costituito il tavolo di lavoro permanente tra le varie direzioni centrali coordinato dalla consigliera Bagatin. È stata quindi prodotta una consultazione frutto del lavoro svolto dalle direzioni e alla quale ha partecipato anche l'Ires FVG. È stata coinvolta la fascia di popolazione interessata attraverso una consultazione on line prima e a seguire incontri territoriali pubblici. Poi, come tavolo di lavoro interassessoriale è stata dunque prodotta la bozza di documento di programmazione triennale che viene presentata oggi.

"Con questo lavoro abbiamo inteso mantenere gli aspetti tradizionali ma, al contempo, abbiamo affiancato moltissime proposte di innovazione. Come esempio si considerino come tradizionali i ricoveri in strutture residenziali. L'aspetto innovativo, invece, riguarda la domiciliarità, quindi aiuto alle famiglie all'interno delle mura domestiche e contestuale inserimento nelle reti no profit per favorire forme di auto organizzazione sociale. Queste nuove politiche - conclude Bagatin - devono trovare necessariamente un coordinamento non solo regionale, ma anche nel più amplio contesto europeo".

La legge sull'invecchiamento attivo in Friuli Venezia Giulia è ormai una realtà rispetto alla quale i riscontri sono già positivi ma, come ha sottolineato l'assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, a conclusione del convegno il piano di attuazione triennale prevede un monitoraggio continuo per migliorare l'efficacia complessiva in funzione della principale sfida-obiettivo, l'invecchiamento in salute abbinato ad un cambiamento culturale che porti a considerare l'anziano un'opportunità e non un problema. "Tutto è vincolato alla salute", ha affermato Telesca, legando a questo concetto la silver economy (l'economia fondata sugli over 50) che muove oltre 7 trilioni di dollari nel mondo, ma anche e soprattutto la solidarietà tra generazioni, l'attività motoria, l'accessibilità della casa e la ricerca.

In un Friuli Venezia Giulia dove gli over 65 sono il 25,1 per cento ed in continua crescita rispetto ad una media nazionale del 21,7, per Telesca è necessario lavorare ad una società globalmente migliore, favorendo il rapporto costruttivo intergenerazionale. Dello stesso avviso anche l'assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti, che punta ad un territorio a misura disabile e, di conseguenza, fruibile da tutti, dai più ai meno giovani. In questo senso, la ricerca è il minimo comune denominatore che può e deve favorire e stimolare il dialogo.

Le soluzioni abitative ad hoc sono, ha evidenziato l'assessore regionale all'Edilizia, Mariagrazia Santoro, essenziali per una qualità di vita adeguata che non può prescindere dalla tecnologia, a cominciare da un ascensore che può cambiare in meglio la vita di un anziano ma anche di un bimbo e della sua famiglia. Sostenendo la straordinaria valenza del volontariato garantito dalle persone che hanno già concluso il loro percorso lavorativo, l'assessore regionale allo Sport, Gianni Torrenti, ha quindi portato alla luce l'importanza dell'attività motoria anche in età avanzata, pratica che, ha commentato, in Italia non è ancora regimentata alla pari di altri Paesi europei evoluti. In chiusura del suo intervento finale, Telesca ha annunciato la prossima attivazione di un sito web che diverrà contenitore di tutte le informazioni ed iniziative inerenti l'invecchiamento attivo in Friuli Venezia Giulia. (24/11/2015-ITL/ITNET)

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