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SINDACATI ITALIANI NEL MONDO - L. STABILITA' - CONFSAL UNSA/ ESTERI: "UNICA COSA STABILE E' INGIUSTIZIA VERSO I LAVORATORI ITALIANI ALL'ESTERO NEI PAESI EXTRA UE"
(2015-11-20)
"Si susseguono i comunicati dei parlamentari eletti all’estero: abbiamo salvato quella cosa lì, abbiamo arginato quel danno là, abbiamo buone speranze che...., la battaglia continua lì..... E, nel frattempo, si è messo in atto il peggiore TRADIMENTO! Sono state bocciate, anche per il 2016, le detrazioni fiscali per i familiari a carico dei soggetti IRPEF residenti in Paesi extraeuropei!". Così in un comunicato la Confsal Unsa Esteri.
Ed Il sindacato del Coordinamento Esteri fa presente: "I lavoratori residenti in Europa hanno potuto salvaguardare già nel 2015 il loro sacrosanto diritto a pagare meno tasse perché con familiari a carico, solo grazie a una norma europea che sancisce l’equo trattamento dei lavoratori". Poi afferma "E qualche deputato eletto all’estero ha pure la faccia tosta di far passare questa norma, che l’Unione ha imposto all’Italia, come un successo politico dovuto al proprio personale impegno!"
Quindi ricorda "Un signore fu tradito 2015 anni fa per trenta denari. Centinaia di residenti all'estero sono stati traditi per 1,5 milioni di euro !" "Un milione e mezzo di Euro - spiega - è infatti il prezzo di vendita della giustizia sociale. Una somma che sul bilancio dello stato dell’ottava potenza economica al mondo pesa come un moscerino sul didietro di un elefante. Abbiamo assistito al giochetto che si svolge ogni anno nei corridoi del Parlamento. Passano gli emendamenti supportati dai lobbisti, dai difensori del proprio bacino elettorale, dai populisti di turno. Ma mai ci saremmo aspettati che il Parlamento girasse la faccia spudoratamente davanti ai diritti dei lavoratori che pagano mese per mese onestamente tutte le loro tasse all’Italia, addirittura quelle regionali e comunali, e che ora vengono derubati mese per mese del denaro che spetta loro sia solo per il semplice diritto all’equo trattamento. Questo - conclude la nota della Confsal UNSA Esteri - Signore e Signori, si chiama Tradimento !"(20/11/2015-ITL/ITNET)
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