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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - SVIZZERA/ ITALIA - DA PARIGI A GINEVRA E CAGLIARI IL REGISTA E SCENOGRAFO CRISTIAN TARABORRELLI PRESENTA UN'OPERA NUOVA NEL PANORAMA LIRICO ITALIANO

(2015-10-07)

  Un nuovo impegno professionale attende Cristian Taraborrelli per la regia, i costumi e la scenografia de  "La Jura" di Gavino Gabriel, un'opera nuova nel panorama lirico italiano, che sarà messa in scena in una nuova edizione dal 20 al 29 novembre al Teatro Lirico di Cagliari .

Dopo il successo di pubblico de La Belle Hélène al Théâtre du Châtelet di Parigi (a giugno), negli ultimi mesi  Taraborrelli è impegnato al Théâtre Am Stram Gram di Ginevra per un'opera del drammaturgo Fabrice Melquiot e a fianco di Joan Monpart con la scenografia del “Baron du Münchhausen” in scena in questi giorni (dal 29 settembre al 18 ottobre), e parallelamente  in Italia, a Cagliari per il composito e ampio lavoro della nuova edizione de "La Jura" di Gavino Gabriel, mentre continua la preparazione dei prossimi lavori in cantiere per il 2016.

Cristian Taraborrelli è un regista, direttore creativo, scenografo e costumista. I suoi lavori spaziano dal teatro di ricerca all'opera lirica, dall’ideazione di concept alla messa in scena per eventi multimediali, dal video mapping a format interattivi e multidisciplinari.

Taraborrelli nasce nel 1970 a Roma, dove inizia a collaborare fin dai primi anni ’90 a diversi progetti teatrali. Tra i primi ricordiamo quelli con Giorgio Barberio Corsetti - uno dei maggiori rappresentanti del teatro di ricerca in Italia - per il quale realizza le scenografie e i costumi de “La nascita della Tragedia”, “Notte e Graal”, “Il corpo è una folla spaventata” di Majakovski e “Il processo di Kafka” (Premio Ubu 1999). Tra i diversi riconoscimenti artistici riceve il Premio Franco Abbiati della Critica Musicale Italiana nel 2004 e nel 2006; il Prix du Syndicat de la Critique, nel 2009 in Francia, per la migliore scenografia di “Gertrude (le Cri)” di Howard Barker (messa in scena di Giorgio Barberio Corsetti) opera grazie alla quale ottiene anche la nomination per la migliore scenografia al Premio Moliére.

Nel corso degli anni la sua attività prolifica lo vede impegnato in diverse opere e rassegne teatrali permettendogli di collaborare con alcune delle più grandi personalità del mondo artistico internazionale e dei centri di cultura europei.

Tra i numerosi lavori realizza le scenografie de “La Trilogia delle barche” di Gil Vicente e “La bottega del caffè” di Carlo Goldoni al Teatro Nazionale San Jõao di Porto; “La Tempesta” di Shakespeare al Festival d'Avignone, i costumi per “Woyzeck” di Büchner alla Biennale di Venezia e le scene e i costumi per “La ronde du carré” al Theatre de L'Odéon di Parigi. Lavora per la “Maria di Rohan” di Donizetti al Palafenice di Venezia; “La Bohème” e “La Rondine” al Teatro Vittorio Emanuele di Messina; “Milton e Julie” al Festival Pergolesi-Spontini di Jesi. Ancora per il “Candide”  di Bernstein al Teatro dell'Opera di Rennes; per “Falstaff” al Teatro dell'Opera di Strasburgo; a la “Tosca” per il Maggio Musicale Fiorentino; “Maria Galante” di Kurt Weil per il Teatro dell'Opera di Roma; “La Sonnambula” di Vincenzo Bellini per il Theater St.Gallen; “La Pietra del Paragone” di Gioachino Rossini per il Teatro Regio di Parma e “Zelmira” per il Rossini Opera Festival. Nel 2012 realizza “Luisa Miller” di Giuseppe Verdi per l'Opera di Malmö, in Svezia, e “Don Carlos” per il Mariinsky Theatre di San Pietroburgo. L’anno seguente è impegnato con la pièce di Dario Fo “On ne paie pas, On ne paie pas!” a La Comedie di Ginevra, per poi tornare al Teatro alla Scala di Milano dove firma le scenografie e i costumi del “Macbeth” di Verdi, come anche subito dopo per “La Sonnambula” di Bellini al Teatro Petruzzelli di Bari.

Il 2014 si apre a Parigi, al Théâtre du Châtelet, dove firma i costumi de “La pietra del paragone” per poi spostarsi all’Opéra di Monte Carlo con le scenografie de “L'elisir d'amore”, regia di Adriano Sinivia.
Firma le scenografie de "I due Foscari" al Théâtre du Capitole de Toulouse, per la regia di Stefano Vizioli,
e di “Ventrosoleil”, la favola contemporanea di Douna Loup, per la regia di Joan Mompart, che debutta in primavera al Théâtre Am Stram Gram di Ginevra.

I suoi lavori hanno un chiaro respiro internazionale e lo portano a collaborare con innumerevoli teatri, in Italia e in Europa, e con i migliori compositori italiani come il premio Oscar Luis Bacalov (Estaba la madre, Y Borges cuenta que) incontra: Gualtiero Dazzi (Leluthier de Venice), Fabrizio De Rossi Re (Biancaneve ovvero il perfido candore), Luca Francesconi (Gesualdo considered as murderer), Adriano Guarnieri (Medea) e Fabio Vacchi (Il letto della storia).

Parallelamente Taraborrelli inizia a sviluppare la regia per alcune opere liriche coniugando le arti visive e le performance con tecnologie sceniche all’avanguardia. Al Festival Pergolesi-Spontini di Jesi (2003) firma la sua prima regia per l'opera “Lalla Rukh ovvero Guancia di tulipano”: una rappresentazione assoluta in cui dirige Aldo Busi nel ruolo del narratore. Per questa performance multimediale Taraborrelli cura anche la scenografia fondendo danza, voce e la musica di Gaspare Spontini e Azio Corghi con immagini e video di forte impatto. Da “Lei è altro”, la video-performance ideata in occasione dell'evento Piaggio per l'arte, passa all’ideazione e all’allestimento di altri due grandi eventi che permettono all’opera lirica, interpretata in una versione più contemporanea, di dialogare con il video mapping ed altre forme sceniche multidisciplinari. Per “Intercoiffure 2012” unisce l'arte visionaria del video mapping alla performance dal vivo di un soprano scegliendo la cornice storica di Cinecittà come set per l’evento organizzato in collaborazione
con Filmmaster Events. Mentre, nel 2014, “Avanti, Striding Forward” lo vede coinvolto in una rappresentazione dell’Italia e delle sue arti per la NCB, la più grande banca del mondo araba. Per l’evento, realizzato da Palazzi & Gas di Roma, coinvolge più di venti artisti, tra cui alcuni di fama internazionale come Luis Bacalov, Erika Lemay, Sonics, Raphaelle Boitel, Pablo Moyano e Roberta Beccarini, e riesce a fondere la lirica alla musica classica e contemporanea, alla danza e all’acrobazia in un’unica opera.

Nel 2015 è impegnato alla realizzazione dei costumi per la “La Belle Hélène”, in scena dal 2 al 22 giugno al Théâtre du Châtelet di Parigi; poi a settembre è a Ginevra al Théâtre Am Stram Gram per la scenografia del “Baron du Münchhausen” di Fabrice Melquiot (regia di Joan Monpart); a novembre cura regia, scene e costumi per “La Jura” di Gavino Gabriel al Teatro Lirico di Cagliari; a febbraio 2016 è nuovamente in Svizzera a La Comédie de Genève per “l’Opéra de quatre sous” di Brecht ancora per la regia di J. Monpart, dove cura le scenografie. (07/10/2015-ITL/ITNET)

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