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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - PORTOGALLO - DANZA ITALIANA CONTEMPORANEA AD ALMADA CON IL SOSTEGNO DELL'ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA
(2015-10-06)
Con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, le compagnie italiane di danza contemporanea Bellanda di Udine e Nuda Veritas di Giovanna Amarù prenderanno parte alla Piattaforma Coreografica Internazionale della 23ª Quinzena di Danza di Almada. Giovedì, 8 ottobre 2015, nello spettacolo ‘Senza saper né leggere né scrivere’ della compagnia Bellanda di Udine, due breakers, Giovanni Leonarduzzi e Raffaello Titton e una ballerina di danza contemporanea, Anna Savanelli, partendo dalla break dance, intraprendono nuove forme di comunicazione attraverso la danza, dando origine ad un nuovo linguaggio espressivo. Lo spettacolo è pensato come fosse l’ingranaggio di un orologio: i percorsi che si ripetono a spirale ricordano il continuo girare incessante e ripetitivo delle lancette. Come all’interno dell’orologio c’è solo l’essenziale quello che ha uno scopo, così sul palco c’è solo quello che serve: tre persone, tre corpi che devono girare.
All’interno dello stesso Programma di Giovedì, 8 ottobre, si segnala lo spettacolo ‘Lupi’ di Emma Cianchi, con Antonio Nicastro e Luca Cacciapuoti della Compagnia Art Garage/Neo Contemporary Dance Network di Pozzuoli (Napoli).
A distinguere l’uomo dall’animale c’è quello stato d’intensa tensione tra un istinto primordiale e la ragione. Eppure, in un angolo disperso del nostro animo restano vivi istinti forti ed essenziali che rimbombano in ogni spirito umano.
Venerdì, 9 ottobre 2015, sarà la volta dello spettacolo ‘Peau d’âme’ interpretato da Giovanna Amarù della Compagnia Nuda Veritas. ‘Peau d’âme’ è la terza parte della trilogia della luce nella quale, in forma solistica e breve, Giovanna Amarù si indaga sul tempo, come dimensione per stadi progressivi del divenire, che cambia la figura ovvero la trasfigura. L’opera di trasfigurazione come puntuale affinamento e venuta alla luce del mondo, sulla scorta letteraria del simbolismo dell’asino, si compie in una cronologia cercata musicalmente, con lo stesso procedere di una clessidra, dove nella strozzatura e caduta del presente si precipita e capovolge in un’unica bolla la “pelle d’anima”.(06/10/2015-ITL/ITNET)
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