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ITALIANI ALL'ESTERO - REGNO UNITO - POMPEI(INCA-UK): "BOOM DI ITALIANI NELLA CAPITALE INGLESE: +37%. THE TELEGRAPH "SECONDA NAZIONALITA' . NEL 2014 57.600 HANNO CHIESTO LA NATIONAL INSURANCE"
(2015-08-28)
"Tutti a Londra. Boom di italiani che lavorano nella capitale inglese: più 37%. Gli italiani che hanno ottenuto il National Insurance Number (equivalente codice fiscale italiano) sono stati 57.600 contro i 42.000 dell’anno precedente" . A sottolinearlo Marisa Pompei, Presidente del Patronato INCA-UK, che segnala come sia cresciuto velocemente il numero degli italiani che hanno deciso di vivere nel Regno Unito. I nostri connazionali sono ormai al secondo posto nella graduatoria delle nazionalità presenti in UK, come riporta The Telegraph in un articolo in cui stigmatizza il forte afflusso di cittadini europei attratti dalle migliori perfomance economiche e dalle conseguenti opportunità di lavoro, a fronte degli alti tassi di disoccuopazione nei Paesi di provenienza.
In particolare, fa presente il giornale britannico, addirittura il numero dei rumeni si è triplicato in un solo anno - 152.000 registrati alla NI (National Insurance ) - mentre nel 2013 erano stati appena 47.000 secondo i dati ufficiali sull'immigrazione comunicati dal governo questa settimana.
Cifre che mostrano enormi aumenti dei cittadini comunitari che giungono in Gran Bretagna per lavorare. Il totale di tutte le nazionalità è aumentato di oltre un terzo: oltre 824 mila, tra cui 629.000 cittadini UE, 100.000 provenienti dall'Asia e 79.000 dal resto del mondo.
Tra i dati più significativi segnalati: il ritorno di una massiccia immigrazione dall'Irlanda: 19.300 cittadini irlandesi che hanno chiesto la NI scorso nell'ultimo anno a fronte dei 10.000 - od anche meno - del periodo pre-crisi; il superamento degli spagnoli da parte degli italiani che si sono attestati al secondo posto; l'incremento dei greci del 17% in un anno (oltre 10.000); ed i ben 28.000 cittadini francesi giunti nello stesso periodo, arrivando ad una crescita del 25% in 12 mesi a fronte del 112% in un decennio.(28/08/2015-ITL/ITNET)
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