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LAVORO - ITALIANI ALL'ESTERO - CONFSAL UNSA/ESTERI: STIPENDI ITALIANI PERDONO VALORE PER SVALUTAZIONE EURO SU DIVISE INTERNAZIONALI E LOCALI
(2015-03-27)
Il nostro Sindacato riceve oramai quotidianamente segnalazioni allarmanti da parte dei propri iscritti – sia di ruolo che a contratto con stipendi in Euro – che fanno stato di una progressiva quanto significativa erosione delle loro retribuzioni dovute alla svalutazione dell’Euro, non soltanto nei confronti di tutte le principali valute – p.es. dollaro -, ma anche nei confronti di numerose valute locali.
Questo fenomeno non risparmia, oramai, nessuna area geografica: dalle Americhe ai Paesi dell’Africa, dall’Asia all’Oceania, oltre che l’Europa (limitatamente ai Paesi con valuta diversa dall’Euro). Le oscillazioni raggiungono, in molti Paesi, una decurtazione stipendiale di fatto che supera le due cifre percentuali. Peraltro, tutti i principali indicatori economici non lasciano intravvedere nessuno spiraglio in questo trend nefasto al ribasso.
In virtù di ciò, il nostro Sindacato – che già in passato aveva segnalato questa problematica ai vertici della Direzione del Personale -, ha denunciato oggi in una Nota indirizzata al Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni la situazione di grande difficoltà in cui versa il personale coinvolto, unitamente alle proprie famiglie, in quanto non sempre riesce ad onorare gli impegni economici legati al proprio Sostentamento.
Nel ribadire che ogni emolumento percepito dai lavoratori DEVE AVERE CARATTERE DI CERTEZZA, la CONFSAL UNSA ha rappresentato che non è pensabile che i nostri dipendenti nelle sedi all’estero debbano prestare il loro servizio con l’angoscia e la paura di chi non sa se, a fine mese, se sarà in condizione di pagare l’affitto o mutuo, piuttosto che la retta scolastica per il proprio figlio! Né è accettabile che il potere d’acquisto degli emolumenti erogati all’estero sia svincolato da ogni forma di tutela e In questo senso, il nostro Sindacato si è reso disponibile a partecipare ad un tavolo di confronto, finalizzato ad individuare soluzioni percorribili a salvaguardia dei dipendenti coinvolti. In questo senso, non si potrà prescindere – a parere di questo Sindacato – da una revisione del DM 5949 del 31.12.2002, più volte invocata dalla CONFSAL UNSA, decreto peraltro impropriamente applicato anche al personale a contratto. (27/03/2015-ITL/ITNET)
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