Direttore responsabile Maria Ferrante − venerdì 26 aprile 2024 o consulta la mappa del sito
italialavorotv.it

Sponsor

CULTURA ITALIANA NEL MONDO - "ITALIA 2015" - CELLULOIDE E/O PIXEL SICURAMENTE “ONDE ROAD” OVVERO QUARANT'ANNI DI RADIO LIBERE IN ITALIA. A CINEMA IN ITALIA DAL 26 MARZO

(2015-03-05)

  Un viaggio “retrofuturista” alla scoperta di un mondo cult perduto, quello delle radio libere italiane: questo è “ONDE ROAD”, un film di Massimo Ivan Falsetta in uscita il 26 marzo.  "La musica, i protagonisti di allora e le prime trasmissioni radiofoniche raccontate con stile pop e scanzonato.

Il filmato è ambientato tra il 1975 ed il 2015: 40 anni di radio libere. In occasione di questo importante quarantennale, Distribuzione Indipendente è lieta di annunciare l’uscita nelle sale di “Onde Road”, documentario pop del regista Massimo Ivan Falsetta, interpretato da Federico l’Olandese Volante, Awanagana, Fabrice Quagliotti dei Rockets (che firmano anche l’incalzante colonna sonora), Battaglia e Miseferi, Paolo Pasquali, Barbara Cambrea, Francesca Zavettieri.

Un viaggio di sola andata nel favoloso mondo degli anni settanta e ottanta, per rivivere su grande schermo il felice periodo delle radio libere in Italia, alla scoperta della musica, dei protagonisti di allora e delle prime trasmissioni sorte in tutto il Paese. A tenere insieme le varie storie e testimonianze che il film accoglie al suo interno, una cornice immaginaria ambientata in un’Italia “retrofuturista”, dove Awanagana (speaker storico di Radio Montecarlo), con un atto terroristico e romantico, blocca tutte le frequenze delle radio moderne, mentre Federico l’Olandese Volante, capo della censura futuribile, tenta di rintracciare e neutralizzare il segnale pirata, che pare irradiarsi da un punto imprecisato della Calabria.

Afferma il regista "Chiunque abbia vissuto la stagione delle radio libere, non può che commuoversi nel ricordo di quello che è stato uno squarcio storico di autentica libertà. Una generazione che ha sognato di conquistare il mondo: con pochissimi soldi, raccattando attrezzature e rintanandosi in locali di fortuna, era possibile mettere in piedi una radio, liberarsi nel vuoto, far viaggiare la propria voce per chilometri e chilometri, o semplicemente “coprire” il proprio paese a partire da sotto casa.
In pochi anni, a cavallo tra il 1975 e il 1980, tutte le frequenze disponibili, almeno nelle grandi città, vennero occupate da decine di radio libere. Pirati che solcavano “i mari” nel periodo in cui si andava conquistando l’etere a discapito dei monopoli delle reti pubbliche nazionali, poco attente alle nuove mode e ai nuovi generi musicali. Le voci erano quanto meno improbabili: un popolo di speaker improvvisati, disc-jockey/fruttivendoli, intrattenitori/meccanici e una valanga di musica libera, fatta perlopiù con i dischi che si avevano in casa, in barba al copyright. In molte di quelle piccole realtà si producevano programmi spesso geniali, fatti non solo di dediche, come si è portati erroneamente a pensare, ma caratterizzati da inchieste, intrattenimento, informazione, sport, spettacolo, denuncia sociale... Lo scopo di questo film è rivivere quel periodo, come spunto di riflessione sugli attuali mezzi di comunicazione, dalle moderne radio (e web radio) ai social network. Un modo per riflettere sulla libertà d’espressione oggi, e sulle nuove generazioni.

Ed è proprio la Calabria – terra natia del regista nonché prima regione del sud Italia ad alimentare il fenomeno delle radio libere – il centro nevralgico del film, specchio di una stagione indimenticabile, fatta di voci indipendenti, lotte comuni, libera creatività e tanta buona musica, in barba ai monopoli delle reti pubbliche nazionali. Sottolinea il regista: «La Calabria è una terra che vuole apparire senza mostrare, non a caso serba nel suo ventre primati infelici, come una tra le mafie più sanguinarie, una comunità massonica molto forte e perfino uno dei poli principali della magia nera. Ma appena si è paventata l’opportunità di far sentire la propria voce, si è liberata, contro tutto e tutti: le radio libere sono state l’unico momento di libertà vissuto lontano da ogni condizionamento socio-culturale o mafioso».

Awanagana, speaker storico di Radio Montecarlo, con un atto terroristico ma romantico blocca tutte le frequenze delle radio moderne. Una fantomatica speaker (Francesca Zavettieri), nascosta chissà dove in Calabria, inonda l’etere con trasmissioni di repertorio nazionali degli anni settanta e ottanta. Federico l’Olandese Volante, capo della censura futuribile (un corpo speciale dei servizi segreti), non può tollerare un simile affronto e invia l’agente Barbara Bi (Barbara Cambrea) a setacciare la Calabria, alla ricerca della misteriosa speaker e anche di se stessa. Un viaggio di sola andata nel favoloso mondo delle radio libere, in cui capiterà di tutto e ascolteremo di tutto (rigorosamente contenuti originali), tra balli, risate, incontri ravvicinati con alieni (Fabrice Quagliotti dei Rockets) e un finale persino oltreoceano, a New York.

Il regista Massimo Ivan Falsetta nasce a Catanzaro nel 1978. Muove i primi passi su alcuni set cinematografici e pubblicitari, osservando in azione registi come Giuseppe Tornatore (spot Dolce & Gabbana Parfum e Sicily).

Tra i suoi primi lavori, Curricula – L’Italia che tutti conoscono (2003), che affronta il problema sociale delle raccomandazioni. Il video vince numerose rassegne e gira tutta la penisola. Successivamente inizia a lavorare presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, in qualità di aiuto regista e con un contratto da collaboratore esterno; partecipa a numerosi progetti firmati dagli allievi della scuola e la collaborazione sarà attiva per oltre un anno.

È stato l’unico regista indipendente italiano autorizzato dalla Santa Sede a filmare il funerale del S. Padre Giovanni Paolo II, nel 2005, e l’elezione del suo successore. A Papa Francesco consegna invece il videoclip del brano Diamoci del tu, girato per l’Olandese Volante & Dr. Feelx.

Nel 2006 è alla sua prima esperienza con i videoclip: gira Sahara Consilina, nato dalla collaborazione con il gruppo musicale Il Parto delle Nuvole Pesanti, con il quale si fa notare al MEI, al Rockol e in diverse piazze italiane, seguendo il tour estivo della band. Sempre nel 2006 inizia le riprese del suo primo film documentario, Botricello 50, commissionato dalla provincia di Catanzaro per festeggiare i cinquant’anni della nascita del suo comune di origine, Botricello per l’appunto....

...Nel 2009 Massimo Ivan Falsetta è ideatore e direttore artistico del Sila Film Festival – Mostra di Cinema Eco Ambientale e della Terra d’Origine. Nei tre giorni di cinema e musica che caratterizzano l’evento presenziano registi e attori come Raul Bova, Franco Nero e Mimmo Calopresti, e musicisti quali Eugenio Bennato e gli Almamegretta. Sempre nel 2009 lavora in tour con Eugenio Bennato, che gli commissiona le riprese per un documentario sul Kaulonia Tarantella Festival e la Taranta.

Nel 2010 gira Calibro 10 – Il decalogo del crimine, lungometraggio pulp sui dieci comandamenti di Cosa Nostra; nel cast spicca l’attore Franco Nero. Nel 2012 gira diversi spot pubblicitari e cortometraggi, e tiene corsi in alcune scuole di cinema di Roma. Nel 2013 gira il film Onde Road, la cui lavorazione termina nel mese di agosto 2014.(05/03/2015-ITL/ITNET)

Altri prodotti editoriali

Contatti

Contatti

Borsa italiana
Borsa italiana

© copyright 1996-2007 Italian Network
Edizioni Gesim SRL − Registrazione Tribunale di Roma n.87/96 − ItaliaLavoroTv iscrizione Tribunale di Roma n.147/07