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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - STATI UNITI - AL SOLOMON GUGGENHEIM DI NEW YORK LA GRANDE RETROSPETTIVA SU ALBERTO BURRI A CENTO ANNI DALLA NASCITA DEL MAESTRO

(2014-11-27)

  Il 12 marzo 1915, a Città di Castello, nasceva Alberto Burri. Il Centenario della sua nascita è occasione per un ampio programma di iniziative che in diverse sedi italiane, europee e negli Stati Uniti ricorderanno il grande Maestro.

Tra i momenti di maggior rilievo, la grande retrospettiva al Guggenheim Museum di New York, che sarà successivamente riallestita in Germania e in Italia; un originale e simbolico momento celebrativo nella sua Città di Castello costituito da un convegno di studi e dal Summit internazionale degli Artisti; il restauro e completamento del Cretto di Gibellina accompagnati da una mostra palermitana al Riso; la ricostruzione a Milano del Teatro Continuo nel Parco Sempione; la pubblicazione del Catalogo Generale del Maestro e la lavorazione di un film a lui dedicato, oltre a momenti di approfondimento e confronto tra Burri e altri due grandi maestri della’Alta Valle del Tevere: Piero della Francesca e Luca Signorelli.

Le iniziative sono state messe a punto dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, presieduta dal prof. Bruno Corà, con sede a Città di Castello e si concretizzeranno grazie alla collaborazione di diversi Enti locali, tra cui la Regione Umbria, la Provincia di Perugia, il Comune e la Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello, partner italiani e internazionali, sotto l’egida del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

Tutte le attività previste hanno lo scopo – come ha dichiarato Corà – di “far conoscere meglio l'opera e il contesto culturale entro cui Burri l'ha concepita e realizzata incidendo sull'arte contemporanea del XX secolo e oltre”.

Il programma definitivo è già preciso nei suoi appuntamenti di maggior rilievo, promossi, gestiti o stimolati dalla Fondazione. Ad essi andranno a aggiungersi molte iniziative che soggetti diversi, in Italia ma anche all’estero, stanno mettendo autonomamente a punto per ricordare Burri nel suo primo centenario.

Epicentro ideale delle iniziative sarà, naturalmente, Città di Castello dove la Fondazione ha sede e dove il Museo voluto dal maestro conserva e propone molte delle sue opere di maggior rilievo: momenti di approfondimento, attività didattiche, aperture straordinarie e diverse altre iniziative rivolte al territorio ma anche al turismo culturale sono previste da ora fino alla primavera del 2016, dando vita a quello che già viene denominato l' “anno lungo” di Burri.

Il titolo temporaneo della mostra "Alberto Burri: Il Trauma della pittura"  che sarà allestita al Solomon R. Guggenheim Museum da  Ottobre 2015 a gennaio 2016. Una  grande mostra-retrospettiva, la prima negli Stati Uniti degli ultimi 35 anni e la più completa, presenterà il lavoro pionieristico dell'artista italiano Alberto Burri (1915-1995).
La mostra intende esplorare la bellezza e la complessità dell'opera di Burri, sottolineandone la figura dell'artista come uno dei protagonisti della post art della seconda guerra mondiale.

Burri è molto conosciuto per la sua serie di Sacchi (sacchi), ottenuta lavorando la juta in superfici tormentate,  strappati e rappezzate, cuciture, e rammendate. Molto meno note al pubblico americano sono le serie successive, che saranno rappresentate in modo approfondito al Guggenheim: Legni (rilievi di legno bruciati), Ferri (ferri saldati), materie plastiche fuse, Cretti (craquelure indotto), e cellotex (fiberboards scorticati).

  L'opera di Burri ha demolita e riconfigurato la tradizione pittorica occidentale, mentre procedeva verso una riconcettualizzazione modernista del collage.

Come creatore di un'arte basata sui materiali, ha rotto con la tradizionale pittura su tela, ed ha contrassegnato la propria opera nella realizzazione dell'astrattismo americano ed europeo dell'arte informale.

Con Burri si hanno approcci senza precedenti nel manipolare le sostanze umili e le sue cornici-per-oggetti hanno anche profondamente influenzato l'Arte Povera, Neo-Dada, e l'arte di processo.

  Alberto Burri: Il Trauma della pittura  (il titolo provvisorio della mostra) è organizzata da Emily Braun, Distinguished Professor, Hunter College e il Graduate Center, e Guest Curator, Solomon R. Guggenheim Museum, con il supporto di Megan Fontanella, curatore associato per le collezioni al Solomon R. Guggenheim Museum.
La mostra è resa possibile grazie all'azienda Lavazza cui va il riconoscimento de Comitato promotore della mostra su  Alberto Burri .(27/11/2014-ITL/ITNET)

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