Sponsor
|
ITALIANI ALL?ESTERO ? ELEZIONI COMITES ? ON.FEDI(PD/ESTERO): ALL?AMICO MICHELONI VORREI DIRE CHE QUI NON CI SONO BUONI O CATTIVI?TUTTI INSIEME??
(2014-10-31)
?All?amico Senatore Micheloni vorrei dire che qui non siamo buoni o cattivi. I buoni: quelli che si rendono conto che siamo in condizioni difficili e che stiamo operando in condizioni al limite della razionalit?, perch? c?? qualcuno che si prende la responsabilit? di denunciare, mentre i cattivi vogliono andare avanti a tutti i costi? Lo afferma l?on. Marco Fedi in un?intervista ad Italialavorotv/Italiannetwork in cui il deputato eletto alla Camera dei Deputati dalla Circoscrizione Estero si sofferma sulle implacabili critiche del collega in Senato al PD ed al responsabile degli italiani nel mondo.
?Noi tutti insieme, lo stesso senatore Micheloni e gli altri colleghi parlamentari eletti all'estero di Camera e Senato, abbiamo proposto al Governo di utilizzare i 9 milioni di euro(ndr. previsti per le elezioni dei Comites) nel 2015, il Governo ci ha detto che non era possibile. Ora, a fronte di questa legge di stabilit? che dovremo affrontare, con i tagli severissimi che incidono sui temi d?interesse per gli italiani nel mondo, dobbiamo considerare che forse il Governo aveva ragione a porci questa ipotesi. In pratica, il Ministero dell?Economia e Finanza ci ha detto: questi 9 milioni ce li riprendiamo se non li utilizzate, sta a voi, bravi che siete, trovarli nuovamente. Ora io penso che in questo clima economico noi non saremmo stati in grado di trovarli per fare le elezioni l'anno prossimo. Allora questo ? un impegno politico che dovremmo tutti rispettare, perch? lo abbiamo preso con il Governo.
Quindi, all'amico Micheloni dico: ci dia una mano ad affrontare, come fa sempre, tutti i temi che riguardano gli italiani nel mondo a partire dai patronati, dalle questioni degli italiani all'estero e dei capitoli di bilancio. E sui Comites impegnamoci tutti affinch? si vada avanti e si possa far iscrivere il maggior numero di persone?.
?Io sono l'ultimo a dover parlare su quest?ambito ? ha spiegato il parlamentare - perch? ho una visione molto diversa da quella dei miei colleghi. Ho sempre ritenuto che si dovesse fare una riforma, anche radicale di questi organismi, trasformarli davvero. Non ? andata cos?, ne abbiamo discusso, alla fine la maggioranza ha deciso che dovessimo procedere al rinnovo perch? altrimenti questi organismi sarebbero morti di inedia. Con il rinnovo si fa, invece, chiarezza. Abbiamo nuovi organismi con una nuova linfa vitale per procedere piu? tardi ad una vera riforma, che io vorrei radicale della rappresentanza di base.
Naturalmente tutto questo ci troviamo ora a discuterlo in tempi ristretti perch? dal 2004 ad oggi ci sono state proroghe su proroghe ed una proposta di riforma che non avrebbe cambiato nulla e di questo oggi pi? nessuno si assume la responsabilit?. Tutti vogliono bloccare il processo attualmente in corso senza per? assumersi le responsabilit? di come ci siamo arrivati e questo francamente lo trovo abbastanza strano e inaccettabile. Allora noi dobbiamo tutti assumerci la responsabilit? ad oggi di procedere con questa operazione politica nonostante le difficolt? e di farlo in maniera pi? utile possibile a garantire la partecipazione dei nostri connazionali per fare poi le riforme di cui parliamo da molti anni?.
Sta di fatto che rimangono alcune circoscrizioni senza alcuna rappresentanza di base?
?Conosco bene la situazione in molti paesi, ma se una lista di 16 candidati o di 22 candidati (a seconda delle dimensioni del Comites da eleggere e le dimensioni della comunit?) non ? riuscita a raccogliere intorno a s? 100 o 200 sottoscrizioni. Stiamo parlando di appena 10 persone per ciascun candidato, davvero pensiamo che il problema sia nella tempistica ?
Il problema ? politico. Con 10 anni di prorogatio abbiamo stancato molte persone che affermano giustamente che i Comites sono inutili. E dico giustamente perch? in effetti negli ultimi 10 anni hanno prodotto poco. Abbiamo stancato, anche, le stesse persone che erano attive e che per 10 anni hanno dovuto rinnovarsi in un?attivit? che li ha logorati. Ci siamo anche gradualmente distaccati dalla comunit? italiana che vogliono cose concrete e il Comites spesso non lo ? stato. Questo ? il problema vero. Non possiamo nascondercelo ! Possiamo prorogare anche all'infinito l?attesa. A meno che non trasciniamo gli italiani a firmare le liste, dubito che si riesca a cambiare questi risultati. Con le iscrizioni invece possiamo darci del tempo e far capire che se noi perdiamo questa opportunit? i Comitati comunque verranno eletti, ed ? meglio partecipare e contare ed eleggere persone che possano poi davvero trasformarli e lavorare con noi per una riforma della rappresentanza?.
Chiederete, comunque, la possibilit? di una ulteriore rappresentanza della comunit? laddove non verranno eletti i COMITES ?
Noi chiederemo che nelle Circoscrizioni consolari dove il Comites non ? stato eletto perch? non ? stato possibile raggiungere il numero necessario delle sottoscrizioni di lista, oppure si ? deciso di non presentarla perch? non c'erano candidati interessati a presentare una lista, la comunit? chieda al Console un Comites di nomina come previsto dall'art.24 della legge. Sar?, poi, l'amministrazione del Ministero degli Affari Esteri con il CGIE a valutare. Ma io sono dell'opinione che se in una realt?, una circoscrizione, non si ? raggiunto il numero di firme necessarie per una lista, ci? avviene perch? manca l'interesse e quindi ? abbastanza ragionevole desumere che anche un Comites di nomina risponderebbe ad un disinteresse. Per? questa decisione non compete al sottoscritto ma ? una decisione che dovranno valutare, a seconda delle richieste, delle valutazioni che faranno, i Consoli ed Ambasciatori. E poi dipender? anche dalla valutazione che dar? il CGIE, il quale - su questi temi - ? chiamato a dare un parere?. .(31/10/2014-ITL/ITNET)
|
Altri prodotti editoriali
Contatti
|