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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - SVIZZERA - A LUGANO IL PENSIERO DEL FUTURO NELL'ARTE DEGLI ANNI SESSANTA IN GREAT EXPECTATIONS #1. A CURA DI MARCO MENEGUZZO ALLA GALLERIA CORTESI CONTEMPORARY

(2014-09-18)

  ?Great Expectations. Il pensiero del futuro nell?arte degli anni Sessanta? ? il titolo della mostra in apertura il 24 settembre (fino al  22 Novembre 2014) a Lugano alla Galleria Cortesi Contemporary. L'esposizione, curata da Marco Meneguzzo, intende analizzare e restituire l?atmosfera di grande aspettativa sul futuro prossimo venturo, vissuta da una generazione di artisti venuta alla ribalta negli anni Sessanta.

Meneguzzo parte dall?assunto che il 1960 sia stato un anno di svolta decisivo nella percezione del futuro e delle nuove necessit? imposte alla ricerca artistica e subito verificate dagli artisti pi? sensibili all?argomento. La nascita dei gruppi, la ricerca di un?arte per cos? dire ?esatta?, la volont? di misurare l?emozione, il desiderio di fornire alla societ? strumenti di percezione pi? adatti ai nuovi orizzonti sociali, scientifici e tecnologici che si prevedeva avrebbero pervaso il futuro del mondo ? l?oggetto delle ?great expectations?, cio? delle grandi speranze, delle enormi aspettative che questo futuro possibile sembrava promettere persino a brevissimo termine. Per questo, la mostra luganese costruisce pi? un?atmosfera che una disamina storica, privilegiando l?intuizione visiva dello spettatore ? accompagnata da un saggio storico  critico il pi? possibile approfondito e convincente ? sulla contabilit? delle presenze certificate. Si tratta, e si ? trattato, di una tendenza pi? ancora che di un movimento, di una serie di neoavanguardie per? ?diffuse? in un territorio culturalmente e linguisticamente fertile, e per di pi? pieno di individualit? che aspettano di essere ricollocate in una storia che sia una narrazione e non un conteggio notarile.

Per questo, accanto a nomi conosciuti e immancabili, si ritroveranno artisti meno ciclicamente presenti nelle tipiche mostre su questo periodo, proprio per fornire allo spettatore la sensazione di un contesto comune, di un orizzonte che intravedeva al suo confine un linguaggio radicalmente nuovo per l?arte e per la figura stessa dell?artista. Centrata soprattutto sulle esperienze italiane, allora all?avanguardia in Europa per quantit? e per consapevolezza critica del proprio ruolo e della propria ricerca, la mostra presenta anche artisti europei che hanno incarnato prima di molte istituzioni quel tessuto connettivo europeo, basato sui concetti di progetto, di progresso, di cultura e di ragione.

Artisti in mostra: Getulio Alviani, Marina Apollonio, Bernard Aubertin, Alberto Biasi, Gianni Colombo, Toni Costa, Dadamaino, Gabriele De Vecchi, Franco Grignani, Heinz Mack, Marcello Morandini, Jesus Rafael Soto, Grazia Varisco, Victor Vasarely, Nanda Vigo, Ludwig Wilding.(18/09/2014-ITL/ITNET)

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