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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - ITALIA/FRANCIA - ALL'ACCADEMIA DI FRANCIA A ROMA "I BASSIFONDI DEL BAROCCO. LA ROMA DEL VIZIO E DELLA MISERIA"

(2014-07-29)

  'Accademia di Francia a Roma ? Villa Medici presenta dal 7 ottobre 2014 al 18 gennaio 2015 nelle Grandes Galeries la mostra I Bassifondi del barocco. La Roma del vizio e della miseria, curata da Francesca Cappelletti, professore di storia dell?arte moderna dell'Universit? degli Studi di Ferrara, e Annick Lemoine, responsabile del dipartimento di Storia dell'arte dell'Accademia di Francia a Roma e professore all?Universit? di Rennes 2. L'esposizione ? ideata e organizzata nell?ambito di una collaborazione tra l?Accademia di Francia a Roma ? Villa Medici e il Petit Palais, Mus?e des Beaux-Arts de la Ville de Paris, dove verr? presentata dal 24 febbraio al 24 maggio 2015.

I Bassifondi del barocco svela il lato oscuro e indecoroso della Roma barocca, quello dei bassifondi, delle taverne, dei luoghi di perdizione. Una Roma ?alla rovescia?, abitata dai vizi, dalla miseria e da eccessi di ogni tipo, che ? all?origine di una stupefacente produzione di opere, ricca di paradossi e invenzioni destinati a sovvertire l?ordine stabilito. L?esposizione mostra per la prima volta questo aspetto trascurato della creazione artistica romana, da Caravaggio a Claude Lorrain, rivelando il volto nascosto della capitale del papato, fastosa e virtuosa, e degli artisti che l? vissero.

Roma nel Seicento era il centro culturale pi? vivo e all?avanguardia d?Europa e attirava artisti da tutti i paesi: italiani, francesi, olandesi, fiamminghi, spagnoli che vissero e fecero carriera nella capitale delle arti. A contatto con questa ?splendida e misera citt??, come l'ha definita Pasolini, sovvertirono i codici espressivi e i canoni di bellezza, confrontandosi con l?universo dei bassifondi, la vita notturna e i suoi pericoli, il Carnevale e le sue licenze. Questo mondo burlesco e poetico, volgare e violento, per alcuni divent? un tema centrale della propria produzione, mentre per altri rimase un?esperienza di vita.

La mostra presenta pi? di cinquanta opere, realizzate a Roma nella prima met? del XVII secolo da artisti provenienti da tutta l?Europa, tra cui Claude Lorrain, Valentin de Boulogne, Jan Miel, S?bastien Bourdon, Leonaert Bramer, Bartolomeo Manfredi, Jusepe de Ribera, Pieter van Laer. Il pubblico potr? scoprire nelle Grandes Galeries i dipinti dei pi? grandi pittori Caravaggeschi, dei principali paesaggisti italianizzanti e dei Bamboccianti, araldi della rappresentazione della vita comune di Roma e della campagna circostante. Sarano presentati quadri, disegni, stampe provenienti dai pi? importanti musei europei, ma anche opere che fanno parte di collezioni private, raramente esposte in pubblico.

Il percorso della mostra conduce dall?ebbrezza bacchica alla malinconia, attraverso un?esplorazione dei bassifondi romani del Seicento punteggiata da vedute di paesaggi di Roma, urbani o pastorali, alterati da dettagli dissonanti, burleschi o scatologici, abitati da mendicanti, prostitute, travestiti, vagabondi o briganti.

Le opere esposte, attente ai rituali della vita quotidiana ma che rimandando a visioni stereotipate della realt? sociale, intendono illustrare la lunga serie di vizi e degenerazioni del mondo dei bassifondi, collegati a pratiche condannabili e condannate, come quelle tabacco, dell?alcol, del gioco e dei piaceri di Venere, pericolose cause di perdita della ragione. Spesso gli artisti ritraevano anche loro stessi in questo contesto di perdizione, giocando sull?ambiguit? tra realt? e finzione. Le radici del mito dell?artista boh?mien sono gi? presenti in queste opere.

All?origine di questa produzione artistica e nel solco di Caravaggio, si trovano le invenzioni di una comunit? internazionale che si stabil? nei pressi di Villa Medici, tra i quartieri di Santa Maria del Popolo, Sant'Andrea delle Fratte e San Lorenzo in Lucina. Diversi artisti si riuniscono sotto le insegne dei Bentvueghels (gli ?Uccelli della banda?), un?associazione di pittori del nord Europa che invoca la protezione di Bacco, dio del vino e della creazione artistica: Caravaggeschi, Bamboccianti o paesaggisti italianizzanti, che furono turbolenti protagonisti della vita delle taverne.

La mostra non si limita a un solo movimento o scuola artistica, n? alla scena di genere del Seicento, ma indaga i temi, i personaggi e le vicende quotidiane che appaiono nelle arti dei primi decenni del Seicento: nella pittura ma anche nella musica, nella letteratura, con il romanzo picaresco, e nel teatro, con la Commedia dell?arte.

Il catalogo della mostra ? pubblicato dalla casa editrice Officina Libraria (in italiano e in francese).(29/07/2014-ITL/ITNET)

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