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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - FRANCIA - PIPPO DELBONO A PARIGI IN "MIA MADRE E ALTRI" TRASPORTA I VISITATORI DELLA CASA ROSSA NEL LABIRINTO DEL MINOTAURO
(2014-07-29)
Alla Maison Rouge, fondazione nata a Parigi per iniziativa del gallerista Antoine de Galbert, fra le iniziative artistiche proposte nell'estate 2014, ma si protrarr? fino al 2 febbraio 2015, propone il teatro di un esponente della Cultura italiana nel mondo, particolarmente apprezzato in Europa, Pippo Delbono.
Delbono uomo di teatro e di cinema propone "MIA MADRE E ALTRI", investendo per la prima volta un luogo dell'arte contemporanea parigina nelle sue interpretazioni di cui propone una performance che unisce audio e video.
"Mia madre e altri" ? ci? che accade nel grembo materno, con tutti i segni di lesioni sulla pelle, tutte le grida, tutte le carezze, gli ultimi movimenti del corpo e poi la presenza in tutte le cose.
"Mia madre e gli altri" ? la voce.
"Mia madre e gli altri" sono i lupi, sono gli incontri che feriscono.
"Mia madre e gli altri" ? il Minotauro e del suo labirinto, San Sebastiano e le sue frecce.
"Mia madre e gli altri" questa ? la vita che a volte viene rimossa. E rimangono tracce.
Una sala da pranzo e due camere da letto - la voce di Delbono - un'attrice - videoproiettori - TV - una sedia - tavolo e sedie - teloni - centinaia di fotografie sparse - musica. Voce, parole, movimento, luce, musica, immagini ... Delbono manipola il palcoscenico e lo schermo. Con questi strumenti a tutti familiari ha voluto modellare una nuova forma. Una forma permeabile per guardare il mondo ed entrarvi.
Delbono conduce per i sentieri di un labirinto in cui il Minotauro avrebbe lasciato frammenti di se stesso. Un Minotauro che tenta di ricondurci a lui. Un Minotauro che - come San Sebastiano - ogni freccia ferisce la sua esistenza, ogni stigma diventa frutto dei suoi drammi, incontri, violenza, tenerezza, tutto quello che avrebbe segnato la sua pelle.
Delbono ha costruito questa performance intorno ad una chiara drammaturgia dell'occulto. Il visitatore viene cos? costretto a seguirne il ritmo, accompagnato dal silenzio e guidato dalla voce di Delbono che lo guida attraverso un refettorio, una camera oscura, un vestibolo, un labirinto bianco. Come pezzi di un puzzle in una vita amara.
Ogni nuovo spazio rappresenta il tuffo di un ricordo o reminiscenza del confino in un ospedale psichiatrico, le ultime parole di sua madre, la sedia della sua insonnia, incontro con Bobo, le tante facce di Bobo, la libert? e la gioia .
Delbono, lontano dai soliti mezzi di comunicazione dell'arte contemporanea (installazione, video ...), si immerge nella direzione artistica. Concetti lontani che perdono di nitidezza ed aggravano la sua attenzione sul mondo.
Conosce le problematiche che interpreta Delbono ed ? privo di qualsiasi preconcetto. Il visitatore ? quindi invitato a farsi travolgere dalla forza della proposta dell'artista.
Delbono, attore, regista, ? nato a Varazze nel 1959. Dopo aver iniziato la sua formazione nella tradizione teatrale, ha dedicato molti anni allo studio del rapporto tra teatro e danza, in particolare i principi Teatro d'Oriente, dove il lavoro dell'attore e ballerino uniscono. Alla fine del 1980 ha fondato la sua compagnia con la quale crea per tutti i suoi spettacoli.
Nel 1996, ha incontrato Bob?, sordo, muto, microcefalo, internato in un ospedale psichiatrico per 45 anni, segna un punto di svolta nel suo lavoro. Con Bob? inizia una collaborazione artistica che porter? ad aprire la sua compagnia a persone provenienti da un mondo lontano dal teatro e dalla danza. Li fa rinascere in un linguaggio teatrale che determiner? un tecnicismo altamente rigoroso, che porta ad una esperienza di ricerca profondamente legata alla vita. Dal 1999, pubblica regolarmente testi e interviste relative al suo lavoro teatrale. Dal 2003, dirige anche la ricerca in un film come regista. Ha anche creato diverse opere teatrali per l'opera, e spesso collabora con musicisti. Come attore di cinema, ha partecipato a numerosi film negli ultimi anni. Percorsi che tende a mescolare sempre pi?.(29/07/2014-ITL/ITNET)
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