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VENETO RICORRE A CORTE COSTITUZIONALE PER LA LEGGE DI RIPIANO DEBITI SANITARI REGIONI NON VIRTUOSE

(2007-06-27)

        La Regione del Veneto ricorre alla Corte Costituzionale perch? venga dichiarata illegittima la legge dello Stato per ripianare i debiti prodotti nella sanit? dalle Regioni che non hanno rispettato i vincoli previsti dalla normativa.
      La giunta veneta, su relazione dell?assessore agli affari legali e contenzioso Oscar De Bona, ha infatti autorizzato il presidente Giancarlo Galan ad agire contro lo Stato, nella persona del presidente del Consiglio dei ministri, Romano Prodi, per ottenere dalla Corte Costituzionale la dichiarazione di illegittimit? del provvedimento.

      ?Il contenuto del decreto del 20 marzo scorso, convertito in legge il 17 maggio, diretto a coprire gli indebitamenti sanitari delle Regioni non virtuose ? spiega De Bona - si pone in contrasto con la Costituzione violandone diversi principi. Si tratta infatti di una legge iniqua che penalizza irragionevolmente quelle Regioni come il Veneto che, al contrario, hanno  attivato tutte le misure volte a garantire il rispetto delle  regole poste dallo Stato. I

      Inoltre, ad aggravare la situazione, ? il fatto che con questa legge s?innesca anche il meccanismo della retroattivit?. Il Veneto aveva gi? impugnato il decreto emanato a marzo e ora, con la conversione in legge, ha ravvisato ulteriori norme lesive delle potest? costituzionalmente garantite alla Regione?. In sostanza, come spiega l?assessore veneto, si premiano le trasgressioni. ?Il Governo, di fatto, legittima i comportamenti meno oculati di talune Regioni ? precisa De Bona - pregiudicando il fondamentale diritto alla salute sancito dall?articolo 32 della Costituzione.

    Con questa normativa - secondo De Bona - si violano palesemente il principio di uguaglianza contenuto nell?articolo 3, nonch? il rispetto del buon andamento della pubblica amministrazione previsto all?articolo 97 del medesimo testo costituzionale. Il decreto legge, peraltro, incide pesantemente in materia di tutela della salute attribuita alle Regioni all?articolo 117. Inoltre, coprire in sanatoria i disavanzi delle Regioni che non rispettano le norme si pone in contrasto anche con l?articolo 119 che sancisce il principio della piena responsabilit? finanziaria di ciascun ente. In ogni caso si rileva come il  comportamento del Governo sia irrispettoso del principio di leale collaborazione con le Regioni dal momento che nessun accordo ? stato cercato tra tutte le Regioni per giustificare l?intervento statale.

    La legge di conversione del decreto - conclude l'esponente della Giunta - ha inoltre introdotto ulteriori norme che risultano anch?esse lesive del dettato costituzionale in relazione ad altri articoli. Pertanto si ? reso necessario proporre ricorso in via diretta alla Corte Costituzionale contro lo Stato?. (27/06/2007-ITL/ITNET)

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