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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - ITALIA/POLONIA - GIORNATA DI CULTURA POLACCA AD UDINE -PATROCINIO SENATO POLACC ED ASSOCIAZIONE POLACCHI IN ITALIA

(2014-03-10)

    Organizzate dall?associazione Polonik, si terranno a Udine dal 13 al 16 marzo le Giornate di Cultura Polacca, in ricordo del Prof. Andrzej Litwornia, grande polonista e docente della locale Universit? per oltre un decennio, scomparso nel 2006.

  Quattro i protagonisti degli incontri, invitati dall?Associazione Polonik che vuole essere ambasciatore della cultura polacca nella Regione Friuli-Venezia Giulia e costituire un ponte tra la cultura polacca, quella italiana e numerose altre presenze culturali nella Regione, si svolgeranno in vari luoghi della citt? nelle quattro giornate, mentre sar? possibile visitare ben cinque mostre fino al 30 marzo e al 21 aprile.

Tra gli omaggi, il pi? importante ? quello rivolto al pluripremiato attore e regista polacco Jerzy Stuhr, uno dei pochi artisti polacchi conosciuti anche al pubblico italiano, in particolare per le sue interpretazioni nei due ultimi film di Nanni Moretti, Il Caimano e Habemus Papam. Proprio il primo dei due film morettiani aprir? il 13 marzo le serate di cinema dedicate al grande attore, che prevedono lo stesso giorno la proiezione del Cinematore, di Krzysztof Kieslowski, mentre nell?ultima giornata sar? possibile vedere la sua ultima interpretazione con Moretti in Habemus Papam e il film da lui stesso diretto nel 2000 Il Grande Animale (da una sceneggiatura di Kieslowski).

?Del Prof. Litwornia  ero un grande amico ? dichiara Jerzy Stuhr ? e si pu? dire che ho imparato molto da lui, ho condiviso con lui la passione per l?Italia, paese che ho potuto comprendere meglio grazie alla sua guida preziosa.  Litwornia mi ha fatto capire la mentalit?, l?estetica, la storia e anche il senso dell?umorismo e dell?assurdo degli italiani, a volte davvero difficile da cogliere per uno straniero. Per questo ho accettato con entusiasmo ? conclude Stuhr ? l?invito di Udine a partecipare a questo importante e dovuto omaggio a un grande umanista e amante dell?Italia?.

A Udine, dopo Jacek Dehnel, uno degli scrittori polacchi pi? apprezzati, e il poeta-musicista Robert Marcinkowski il 14 marzo, la jazz band JazzZoom di Katarzyna Zawieracz e il fotografo italiano e guida di Danzica Roberto M. Polce il 15 marzo, Le Giornate di Cultura Polacca daranno spazio domenica 16 marzo alle 17 presso il Cinema Visionario alla viva voce di Jerzy Stuhr, intervistato dalla critica cinematografica ed esperta di Polonia Marina Fabbri. Insieme ripercorreranno la formidabile carriera di Stuhr, attore e regista di teatro e di cinema, docente (? stato Rettore della Scuola Teatrale di Cracovia), scrittore e uomo di spettacolo che ha attraversato gli anni migliori della cinematografia e del teatro polacchi, viaggiando e lavorando spesso anche in Italia, dove ha portato i suoi spettacoli e i suoi seminari rivolti ai giovani attori, e dove ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui l?ultimo ? il Premio Flaiano alla carriera ricevuto a Pescara nel 2013.  Stuhr racconter? i suoi esordi in teatro e poi al cinema, il suo rapporto con grandi autori come Wajda e Kieslowski, l?ampia e variegata esperienza italiana anche questa divisa tra cinema e teatro, tra grandi nomi come Moretti ed esordienti assoluti, tra festival prestigiosi come quello di Venezia a cui ha partecipato come regista per due volte, e workshop che nel tempo gli hanno conquistato un grande seguito di allievi nel nostro paese. Un?occasione unica per scoprire e approfondire la figura di uno degli artisti pi? significativi della scena europea degli ultimi trent?anni, la cui maschera comica da tempo ha illuminato, e continua a farlo ancor?oggi, gli angoli pi? bui della tragedia del vivere contemporaneo, nella societ? socialista della vecchia Polonia come in quella consumista e cosmopolita  di oggi.

Le Giornate di cultura Polacca sono realizzate con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Polonia, Consolato RP in Milano e l'Istituto Polacco dell'Arte Cinematografica di Varsavia che ha in particolare finaziato la rassegna dei film e l'incontro con J. Stuhr, nonche con il sostegno dell'Ente Nazionale Polacco per il Turismo di Roma, l'Istituto Polacco di Roma, Istituto del libro polacco, Citt? di Cracovia e Citt? di Danzica.
Tutto il progetto si svolge con il Patrocinio di Senato Polacco, Comune di Udine, Universit? degli Studi di Udine ed Associazione dei Polacchi in Italia.

Jerzy Stuhr, dopo gli studi a Cracovia, a partire dai primi anni Settanta inizia la sua carriera di attore sia teatrale che cinematografico. A teatro lavora in particolare con Jerzy Jarocki e Andrzej Wajda, cimentandosi con i classici russi e con Shakespeare. A partire dal film Blizna (La cicatrice, 1976) inizia l'importante collaborazione con Krzysztof Kieslowski, per il quale interpreta fra gli altri Il cineamatore (Amator, 1979) e Decalogo 10 (Dekalog dziesiec, 1989).

Fin dal 1980 frequenta l?ambiente teatrale italiano, prima invitato da "L'ATELIER di FORMIA - Istituto Internazionale di Ricerca sul Teatro Contemporaneo" diretto dal regista Giovanni Pampiglione col quale diventa, per le scelte di repertorio presentate al pubblico italiano di opere di Mrozek, Jasienski e Witkiewicz "Ambasciatore del teatro polacco" in Italia e in Europa. Nel 1982 lo troviamo al Teatro Argentina di Roma recitare in perfetto italiano nell?Amleto di  Wajda, per il quale riceve il premio come miglior interprete straniero sui palcoscenici italiani, e poi con una pi?ce di Witkiewicz al Festival di Spoleto, dove torner? anche nel 1984 con il Ballo dei manichini diretto da Pampiglione. In seguito incontrer? altri artisti del teatro e del cinema italiani come Adriana Asti, Paolo Graziosi, Michele Placido e Nanni Moretti lavorando al Piccolo di Milano, allo Stabile di Genova e a quello di Trieste. Nel 1989 viene invece premiato al Festival del Cinema d?Autore di Sanremo per il ruolo nel film Obywatel Piszczyk (Il cittadino Piszczyk).

Esordisce con successo alla regia teatrale nel 1985 con il monologo Il contrabbasso di Patrick S?skind, del quale ? anche interprete. Nel corso degli anni Novanta dirige poi diverse opere shakespeariane. Esordisce alla regia cinematografica solo nel 1995, con Spis cudzoloznic (La lista delle adultere) tratto da un romanzo di Jerzy Pilch. Nel 1997 la sua seconda opera cinematografica, Storie d'amore (Historie milosne), dedicata a Kieslowski, scomparso l'anno precedente, viene presentata in concorso alla Mostra del cinema di Venezia, vince il Premio FIPRESCI e altri riconoscimenti, tra cui nel ?98 il Nastro d'argento europeo. Ritorna a Venezia due anni dopo con Sette giorni nella vita di un uomo (Tydzien z zycia mezczyzny). Il successivo Il Grande Animale (Duze zwierze, 2000), da una sceneggiatura di Kieslowski, vince il Premio Speciale della Giuria al Festival Internazionale del cinema di Karlovy Vary, mentre, di nuovo a Venezia, nel 2005 gli viene consegnato il Premio Robert Bresson alla carriera.

Con il ruolo di un produttore cinematografico ne Il Caimano (2006), inizia la collaborazione ed amicizia con Nanni Moretti che proseguir? con il ruolo del portavoce della Santa Sede nel film del 2011 Habemus Papam, presentato lo stesso anno in concorso al Festival di Cannes.

Infaticabile star della scena culturale polacca (? anche autore di un?autobiografia di successo tra l?altro) ha al suo attivo collaborazioni con altri registi di cinema italiani come Michele Sordillo (La vita altrui, 2000) e Guido Chiesa (Io sono con te, 2010), mentre ? recentissima, del 2013, la partecipazione alla miniserie tv italiana L?ultimo Papa Re, per la regia di Luca Manfredi, mentre in Polonia oggi continua con successo la carriera teatrale e sta ultimando il montaggio del suo nuovo film Obywatel (Il cittadino), in uscita nel prossimo autunno.(10/03/2014-ITL/ITNET)

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